La legge che modifica le installazioni di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili in Toscana è cosa fatta. Il consiglio regionale ha votato all’unanimità la revisione della normativa già in atto, ovvero la legge 11 del 21 marzo scorso.
Le modifiche hanno riguardato la specifica dei siti degradati, la riduzione delle distanze da 200 a 100 metri ma solo per gli impianti tra i 20 e i 100 Kw di potenza e la possibile installazione anche all’interno delle casse di espansione. «La legge poteva essere fatta anche prima ma ora è importante che ci sia e che sia una buona legge e metta or dine nella materia», è il commento di Valter Picchi, assessore della Provinciadi Pisae coordinatore di tutti gli assessorati all’Ambiente. «Noi da anni auspichiamo una mappatura dei territori idonei per gli impianti. Quindi la legge è opportuna anche se è arrivata tardi e nel momento sbagliato», è il commento di Maurizio Barsottini, presidente Cna Toscana installazione impianti. Due i meriti della modifica alla legge secondo il presidente di Confartigianato Toscana, Fabio Banti: «La certezza dei luoghi dove è permessa l’istallazione d’impianti e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico toscano».
