Altro che «bolletta zero», il consuntivo del primo anno e mezzo di consumo energetico del condominio più ecologico e risparmioso d’Italia ha sorpreso tutti. Nelle venti villette costruite a Follonica in via Aldo Moro, periferia est della città e consegnate ad aprile dello scorso anno, non solo non si è pagata la bolletta per riscaldamento, refrigerazione estiva e illuminazione esterna, ma si è guadagnato anche un bel po’ di soldi. Quanti? Circa 17 mila euro che, diviso per venti famiglie, fanno 850 euro di guadagno a testa.
MAGIA – «Una performance straordinaria», conferma Sabrina Campana, l’amministratore del condominio, «che in tanti anni di lavoro non avevo mai visto. Eppure i conti sono chiari: spese intorno alle 4 mila euro, guadagno lordo superiore ai 21 mila euro. Che al netto fanno appunto 17 mila». Non è una magia postmoderna. Il condominio è stato costruito utilizzando e integrando più tecnologie: un impianto fotovoltaico ad altissima efficienza, materiali isolanti e soprattutto l’utilizzo della «geotermia a bassa entalpia», un sistema che utilizza il calore della terra per mantenere negli appartamenti una temperatura costante sia in inverno che in estate di 23 gradi.
BASSA ENTALPIA – Costruire un impianto a bassa entalpia non è un’impresa tecnologicamente complicata anche se richiede accortezze e una conoscenza non solo ingegneristica ma pure geologica.
«Si trivella il terreno per un centinaio di metri», spiega Giacomo Biserni, geologo e progettista con Ecogeo di alcuni impianti del condominio, «e poi si utilizzano sonde dal diametro massimo di 15 centimetri collegate alla centrale termica. Infine il calore viene spinto nelle serpentine collocate sotto il pavimento. Queste ultime riscaldano l’ambiente senza spendere una lira di bolletta energetica».
La cosa più interessante dell’impianto è la doppia funzione: caldo/freddo. In inverno mantiene il calore, in estate dà la sensazione di abbassare la temperatura senza avvertire quel fastidioso effetto aria condizionata spesso dannoso per la salute.
FUTURO – «La bassa entalpia, ovvero l’energia della terra, è efficientissima», conferma Flavio Cini, ingegnere, uno degli inquilini. «Il riscaldamento e la refrigerazione arrivano dal pavimento e nessuno se ne accorge, non costano niente, e grazie al sistema di costruzione a dispersione zero, che sfrutta anche i raggi del sole, ci mantiene a casa una temperatura temperata in inverno e in estate». Insomma, una sorta di «effetto equatore» casalingo e senza umidità. Perché un sistema integrato la elimina completamente. Il guadagno è stato ottenuto dal condominio con il conto energia, ovvero l’energia prodotta dal sistema e immessa nella rete nazionale. In futuro il condominio pensa di realizzare anche un impianto fotovoltaico per l’energia elettrica negli appartamenti oggi alimentati dalla rete tradizionale. Le case, dagli 80 ai 100 metri quadrati, sono state realizzate dalla Cooperativa Avvenire e pagate in media dai 250 ai 280 mila euro.