Home Cosvig «Tumori sull’Amiata, nessun allarme»

«Tumori sull’Amiata, nessun allarme»

422
0
CONDIVIDI
Il direttore dell’Asl, Turillazzi, commenta la nuova ricerca disposta dalla Regione.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto

Autore: Massimo Cherubini

«L’ELEVATO valore di incremento percentuale di patologie tumorali in Amiata corrisponde, nella realtà dei fatti, ad un modesto numero assoluto di casi reali».

La sintesi che fa il dottor Roberto Turillazzi, direttore della Asl zona Amiata-Val d’Orcia, è categorica. Non devono assolutamente allarmare le notizie relative agli approfondimenti decisi dalla Regione in merito al rilevamento di patologie respiratorie ed urinarie, di tipo oncologico, registrato nella zona negli ultimi tempi.

UN APPROFONDIMENTO affidato all’Ars (l’agenzia regionale della salute) che nel recente passato ha eseguito una ricerca epidemiologica sulle popolazioni dell’intero bacino geotermico toscano. Il fine era quello di stabilire se vi fossero, e meno, correlazioni tra patologie e geotermia.

Lo studio è stato effettuato, relativamente al territorio amiatino, in stretta collaborazione con la Asl 7. I risultati, che sono stati ampiamente diffusi e che hanno formato oggetto di approfondite discussioni, sono stati ritenuti rassicuranti

«Lo studio –dice ancora il dottor Turillazzi- ha valutato a trecentosessanta gradi aspetti quali la mortalità generale, cause specifiche di mortalità, morbilità (come i tassi di ricovero per patologie) ed altro ancora per capire se la geotermia incidesse sulla salute mettendo a confronto aree geotermiche e non di tutto il territorio regionale.
I DATI hanno escluso completamente – ripete il responsabile Asl dell’Amiata – qualsiasi relazione con la geotermia».
Cos’è accaduto per far tornare di grande attualità il problema?

«Il fatto di aver rilevato un incremento percentuale, rispetto al dato epidemiologico atteso su malattie respiratorie non neoplastiche, patologie dell’apparato urinario negli uomini e patologie neoplastiche dell’apparato digerente, ha indotto ad effetture un approfondimento con uno studio epidemiologico ad hoc.

C’È COMUNQUE da rilevare che, considerata l’alta adesione dei cittadini della zona Amiata alle campagne di screening oncologici per la prevenzione dei principali tumori, è plausibile che i valori assoluti di certe malattie siano da attribuirsi ad un più elevato livello di diagnosi precoce.

I dati statistici in epidemiologia – conclude Roberto Turillazzi – vanno contestualizzati sia in riferimento all’area presa in considerazione sia alla storia clinica degli individui campionati. L’approfondimento che ARS e USL7 realizzeranno indagherà l’eventuale genesi dei casi riscontrati in Amiata.»