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«Il nostro progetto sulla geotermia sfida anche la crisi»

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UN CARTELLONE di appuntamenti estivi sull’Amiata che ha raccolto consensi e che conferma la bontà del progetto voluto da Enel Green Power. Ne è convinto anche Roberto Deambrogio, responsabile Area Italia e Europa dell’azienda.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto

Autore: La Nazione, Cronaca di Grosseto

Perché un’azienda come la vostra tiene così tanto a questo tipo di eventi?

«Enel Green Power ha una presenza storica nella geotermia toscana. La geotermia è nata in Toscana, e oggi è una delle energie rinnovabili sviluppate in tutto il mondo. A volte non ci rendiamo conto, ma in questa regione, sotto i nostri piedi, è custodito uno dei più grandi patrimoni energetici e naturali che il mondo abbia mai conosciuto. Tra Enel Green Power e territori geotermici vi è per questa ragione un legame che va oltre la mera attività industriale: è una relazione che attiene allo sviluppo economico, sociale, occupazionale e culturale di intere comunità. Ecco perché Enel Green Power tiene così tanto a Santa Fiora in Musica e a tutte le iniziative che organizziamo insieme alle istituzioni del territorio».

L’Amiata è una delle terre in cui il protocollo sulla geotermia firmato da Enel e Regione Toscana prevede ampi margini di sviluppo. A che punto siamo?

«Siamo a buon punto nel senso che procediamo secondo quanto stabilito dall’accordo. Quando si tratta di realizzare progetti che coniughino sviluppo industriale ed economico, occupazione e innovazione tecnologica nel rispetto dell’ambiente, noi siamo sempre in pole position. Il piano di riassetto di Piancastagnaio è entrato nella fase operativa: basti pensare che nel 2010 le centrali geotermiche dell’Amiata grossetano e senese hanno prodotto 588.000 Mwh pari al fabbisogno energetico di 210.000 famiglie. Il calore della geotermia, inoltre, consente a Santa Fiora di usufruire del teleriscaldamento. E poi c’è Bagnore 4, che può essere un punto di svolta per lo sviluppo amiatino e per il tessuto economico locale».

Già, Bagnore 4. Se ne parla da molto. Arriveremo al dunque o ci sarà ancora da attendere?

«Qui i tempi sono stati leggermente più lunghi, ma l’iter autorizzativo in Regione è entrato nella sua fase finale. Una volta concluso questo percorso, già nella primavera 2012 potremo cominciare con la costruzione del nuovo impianto geotermico che comporterà investimenti di ulteriori 130 milioni di euro ed oltre 100 occupati per 5 anni tra addetti diretti e indiretti».

Che risposte registrate nei vostri interlocutori?

«Da anni con le Istituzioni, a partire dalla Regione Toscana fino ai Comuni geotermici, abbiamo avviato un percorso che intende tenere insieme sviluppo e sostenibilità. Ci stiamo riuscendo. A questo proposito è da sottolineare il lavoro svolto negli anni dall’assessore regionale all’energia Annarita Bramerini e il forte impegno del presidente Enrico Rossi. In un periodo di crisi economica, qual è quello attuale a livello mondiale e nazionale, il nostro cammino procede spedito grazie al Protocollo d’intesa e ad una tecnologia, leader a livello globale, che Enel Green Power ha sviluppato in Toscana».