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In Nevada la geotermia incontra l’energia solare

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La controllata Enel ha ottenuto l’ok delle autorità americane alla realizzazione dell’impianto ibrido da 89 MW. 80mila moduli fotovoltaici aumenteranno la potenza di picco della centrale geotermica già esistente

Fonte: Repubblica.it

Autore: Rinnovabili.it

Il senatore statunitense Harry Reid ha dato il via ieri al quarto National Clean Energy Summit di Las Vegas annunciando l’inaugurazione della prima centrale al mondo foto-geotermica. L’impianto ibrido, unico nel suo genere, unisce le due delle forme di energia rinnovabile più abbondanti nello stato americano in un solo progetto, integrando 80.000 moduli fotovoltaici policristallini alla tradizionale tecnologia idrotermale. In realtà il progetto sarà realizzato presso lo Stillwater Geothermal Plant, lo stabilimento da 65 MW, proprietà di Enel Green Power, già attivo sul territorio e situato nella contea di Churchill 120 km fuori Reno; la combinazione tecnologica servirà ad aumentere la capacità di picco della struttura espandendo la sua potenza di ulteriori 24 MW e creando nel contempo 150 nuovi posti di lavoro.
La controllata Enel ha ricevuto il via liberà per i lavori nel mese di agosto e prevede di terminarne la realizzazione nell’arco dei prossimi dodici mesi, grazie anche alla collaborazione con la locale Bombard Renewable Energy. Nei disegni dell’azienda vi è anche l’intenzione di sviluppare un impianto simile: un ibrido sperimentale geotermico-solare termodinamico nella centrale gemella i Salt Wells, sempre nella contea di Churchill. Per realizzare i due impianti geotermici in questione Egp si è aggiudicata incentivi per 61 milioni di dollari dal piano di stimoli nazionale all’energia pulita.