Si comincia con l’onnipresente cinghiale, odiato dagli agricoltori e proprietari di giardini, amato invece da cacciatori e ristoratori (ve lo ritroverete nel menù come base di piatti succulenti e tipiche ricette maremmane). Con la sua mole massiccia, il pelo ispido e le lunghe zanne poco rassicuranti è ormai diventato quasi una mascotte del territorio e, in alcuni agriturismi (vedi il Cornacchino), da anni convive con cavalli e cavalieri, senza arrecare particolari danni…(continua)