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Rinnovabili, Efficienza Energetica, Europa: L’UE si è data nuovi obiettivi su efficienza energetica e fonti rinnovabili

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Miguel ARIAS CANETE -8th Parliamentary term
Entro il 2030 almeno il 32% dei consumi finali lordi di energia dovrà essere coperto da rinnovabili, mentre il target per l’efficienza energetica è fissato al 32,5%

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il negoziato condotto tra Commissione, Parlamento e Consiglio UE sugli obiettivi che l’Europa dovrà raggiungere in termini di efficienza energetica e energie rinnovabili entro il 2030 si è concluso: i nuovi target del “Pacchetto energia pulita 2030” impongono che entro 12 anni l’Unione europea soddisfi almeno il 32% dei propri consumi finali lordi di energia attingendo a fonti rinnovabili (per il 2020 l’obiettivo è al 20%), e che al contempo incrementi gli sforzi sul piano dell’efficienza energetica, raggiungendo un miglioramento di almeno il 32,5% (anche in questo caso per il 2020 l’obiettivo è al 20%) rispetto allo scenario tendenziale.

«Questa rinnovata ambizione – commenta il commissario europeo all’Azione per il Clima e l’Energia, Miguel Arias Cañete – ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e si tradurrà in più posti di lavoro, bollette energetiche più basse per i consumatori e meno importazioni di energia».

Con quali riflessi nel nostro Paese? Un’analisi ad ampio raggio è offerta sulle pagine di greenreport.it da Riccardo Basosi, docente senior dell’ Università di Siena, rappresentante italiano Energia in Horizon 2020 e delegato MIUR per il SET Plan. Per quanto riguarda in particolare le energie rinnovabili, Basosi spiega che «la ridefinizione degli obbiettivi europei dovrà comportare una revisione della Strategia energetica nazionale approvata alla fine del 2017. In realtà l’Italia dovrà fare molto di più, elaborando il programma Energia Clima 2030-2050 e estendendo l’attenzione ad altri comparti della transizione energetica, dai trasporti all’edilizia, dall’industria all’agricoltura».

Per quanto riguarda invece l’altro caposaldo degli obiettivi europei, Basosi osserva che «l’Italia è stata da sempre una pioniera della efficienza energetica, data la sua storica dipendenza dall’importazione di fossili. L’impegno nella attuazione della Direttiva sull’efficienza energetica ha portato ad un tasso di risparmio del 1,4% annuale dalle politiche attive confrontate con il risparmio totale; questo tasso è però insufficiente per rispettare l’impegno degli obiettivi europei, che presuppongono il recupero di una maggiore efficienza energetica  con un tasso di almeno il 1,5%».