L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha reso noto il Monitoraggio delle aree geotermiche toscane – Anno 2016, offrendo così un quadro aggiornato rispetto al rapporto pubblicato l’anno scorso e relativo all’annualità 2015, caratterizzata dalla messa a regime della nuova centrale geotermoelettrica Bagnore 4.
«In Toscana – esordisce Arpat – la produzione di energia elettrica tramite la coltivazione dei fluidi geotermici rappresenta un’importante fonte energetica alternativa, anche in considerazione del fatto che il calore geotermico è utilizzato per usi plurimi, tra cui il teleriscaldamento di abitazioni e serre. Nel 2016 la produzione di circa 5.837 GWh, fornita dai 36 gruppi geotermoelettrici produttivi presenti in Toscana, è riuscita a coprire quasi il 30,8% del fabbisogno elettrico regionale»…(continua)