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Stop alla centrale PC2 di Piancastagnaio

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Una giornata storica quella di martedì 12 luglio a Piancastagnaio: dopo 42 anni di attività è stata chiusa la centrale geotermica PC2

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Il primo atto concreto per l’attuazione del progetto di riassetto di Piancastagnaio si è realizzato martedì scorso con la chiusura della vecchia centrale geotermica di sfruttamento del serbatoio superficiale, PC2, collocata praticamente alle porte dell’abitato di Piancastagnaio

Una misura questa già prevista dal Protocollo d’intesa firmato da Regione Toscana, Comuni e Enel Green Power, in cui si disegna la riqualificazione dell’area dell’Amiata senese che porterà a migliorare la compatibilità dell’attività geotermica con il comprensorio amiatino.

«La chiusura di PC2 -ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia Anna Rita Bramerini- è un importante risultato, che il territorio attendeva da tempo e rappresenta uno degli impegni più significativi previsti nel protocollo d’intesa firmato tra Enel Green Power e enti locali»

«Un risultato- ha proseguito l’Assessore -che azzera il funzionamento della centrale più obsoleta e impattante».

La dismissione della centrale, programmata da tempo, è stata possibile a seguito della realizzazione di un nuovo termodotto che fornirà il calore alle serre di Casa del Corto dalla centrale di PC3.

Questa nuova opera, realizzata da Enel Green Power, è attualmente in fase di collaudo e, una volta a regime, consentirà di distribuire calore per usi termici anche a nuovi utilizzatori come artigiani e imprese o privati che ne faranno richiesta.

L’edificio della centrale verrà riqualificato e destinato a nuova sede per il personale operativo dell’area geotermica.

Enel Green Power aveva dato la propria disponibilità ad avviare le procedure e le attività per realizzare il nuovo termodotto dalla centrale PC3, e la contestuale dismissione della centrale PC2, già dal 2003. Ma solo in seguito all’accordo del dicembre 2007 tra Enel, Regione Toscana ed Enti locali si è avviato il percorso che ha permesso di arrivare a questo risultato.

Nell’accordo era riportato espressamente che: “con riferimento al progetto di riassetto dell’area di Piancastagnaio, Regione Toscana ed Enel concordano sulla necessità di procedere quanto prima alla chiusura di PC2 ed alla nuova alimentazione della zona industriale di Casa del Corto e, nel contempo, di procedere alla VIA sul piano di riassetto di Piancastagnaio.“

L’ultimo atto che ha permesso la chiusura definitiva di PC2 è arrivato con il parere favorevole, lo scorso febbraio, della Conferenza dei servizi della Regione Toscana alla Valutazione di impatto ambientale per il riassetto dell’area, che è stato definitivamente avviato.

Tra gli interventi più significativi previsti rientrava, infatti, la dismissione della centrale Piancastagnaio2 (8 MW), considerata la più impattante tra quelle operative sull’Amiata, mantenendo la disponibilità di energia termica per l’alimentazione delle serre di Floramiata e dell’area di Casa del corto, che sarà garantita, appunto, dal termodotto dalla centrale PC3.

Il piano prevede inoltre che vengano mantenute in esercizio le altre centrali da 20 MW presenti nel territorio di Piancastagnaio ( PC3, PC4 e PC5). Questo comporterà una riduzione della potenza di 8 MW, passando dagli attuali 68MW ai 60MW.
Il parere favorevole alla Via è stato inoltre subordinato a una lunga serie di prescrizioni (44 in tutto) e ad una raccomandazione su precisi aspetti di tutela ambientale, in particolare quello sulla risorsa idrica.