"Peccato per il passo indietro che la Regione Toscana ha dovuto fare in tema di locazioni turistiche", dicono le associazioni di categoria in una nota congiunta, "aveva scelto una via coraggiosa, che finalmente avrebbe messo un po’ di ordine in un mercato ora molto confuso, definendo meglio le regole di concorrenza tra attività imprenditoriali e non. Ha dovuto stralciare la norma che prevedeva un limite massimo di giorni per i privati che affittano immobili in maniera non professionale, in quanto in contrasto con il Codice Civile. Sarebbe stato forse più coraggioso provare ad introdurre un apposito "codice identificativo di riferimento" (CIR) che potesse contraddistinguere ciascuna struttura legittimamente avviata, ma almeno si è mantenuto per tutti l’obbligo della comunicazione al Comune dei dati statistici e questo già dovrebbe servire a contrastare elusione ed evasione fiscale. Anche se non si capisce perché la sanzione per chi non comunica i dati sia più bassa per chi fa locazione turistica rispetto a chi gestisce altre strutture ricettive…"…(continua)