Home Cosvig Rinnovabili e paesaggio, la parola chiave è accelerare, ma con intelligenza

Rinnovabili e paesaggio, la parola chiave è accelerare, ma con intelligenza

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La necessaria forte crescita di fotovoltaico ed eolico nel nostro paese richiederà una particolare attenzione al paesaggio. Tuttavia alcune opposizioni locali restano ormai indifendibili. Come si dovranno muovere governo e regioni per accelerare le installazioni senza un impatto eccessivo sul territorio? L’editoriale di Gianni Silvestrini

Fonte: QualEnergia.it

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Gli obiettivi indicati nella Sen sulle rinnovabili implicano un raddoppiamento della potenza eolica e una triplicazione della generazione solare.

Numeri destinati ad aumentare decisamente nei prossimi decenni quando si andrà verso la totale decarbonizzazione della generazione elettrica.

Con la decisa riduzione dei costi delle tecnologie destinata a continuare, non sarà più la variabile economica a rallentare la loro diffusione. L’elemento che risulterà sempre più decisivo sarà l’attenzione al paesaggio. Su questo punto occorre essere chiari.

Si registrano costantemente opposizioni a impianti per la produzione di biometano, parchi eolici, centrali solari che, se in alcuni casi possono essere motivati da specificità locali, spesso sono indifendibili.

Ci si deve sempre chiedere: “Cosa vogliamo al posto di questi impianti? Continuiamo a far funzionare le centrali a carbone? Vogliamo tornare al nucleare? Qual è il nostro contributo per evitare che la crisi climatica diventi catastrofica?”.

Occorre un impegno più incisivo sul versante dell’efficienza e della riduzione della domanda di energia, anche mettendo in discussione l’attuale modello dei consumi e puntando a una maggiore sobrietà. Resta però il fatto che alla fine del prossimo decennio dovremo realizzare molti nuovi impianti. (continua)