Si tratta di un intervista che il promotore del “famoso” Decreto Rinnovabili ha rilasciato sull’ultimo numero di Elementi, il periodico del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
In primis, il ministro ha tenuto a ribadire che:
L’intervista si conclude quindi con un riferimento al geotermico. Alla domanda circa l’atteggiamento che il Governo ha intenzione di tenere rispetto a questa particolare fonte rinnovabile e, di conseguenza, all’entità degli eventuali incentivi, il Ministro ha risposto:
Recenti studi attribuiscono alla geotermia un ampio potenziale non ancora sfruttato, accessibile con nuove tecniche di ricerca, esplorazione e asportazione del calore.
"Noi ci siamo mossi in anticipo, stanziando risorse a hoc nell’ambito del Programma Operativo Fonti Rinnovabili e Risparmio Energetico per fare un’analisi del potenziale del nostro territorio e per studi di fattibilità di nuovi impianti. In più, con il decreto legislativo 28 del 2011, abbiamo avviato la sperimentazione di impianti pilota a emissioni nulle.
Anche le applicazioni della geotermia più tradizionali, siano esse finalizzate alla produzione di energia elettrica o allo sfruttamento del calore, trovano adeguata incentivazione nell’ambito degli strumenti esistenti."