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Conti in tasca alla geotermia: l’abitazione monofamiliare

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In questo articolo vogliamo analizzare, con un esempio numerico, i costi di esercizio di un impianto geotermico a bassa entalpia.

Fonte: Logica dei Sistemi.it

Autore: Logica dei Sistemi.it

Premessa

In questo articolo vogliamo analizzare, con un esempio numerico, i costi di esercizio di un impianto geotermico a bassa entalpia.

Il caso che andremo a considerare è quello di una semplice villetta monofamiliare in cui è stato installato un impianto geotermico a bassa entalpia che viene utilizzato sia per il riscaldamento invernale (climatizzazione invernale) sia per il raffrescamento estivo (climatizzazione estiva) sia per la produzione di acqua calda sanitaria.

Supporremo, inoltre, che l’immobile abbia un grado di efficienza energetica tale da soddisfare il DL 311/06, in vigore dal 1 gennaio 2010, che prevede un valore di 90 kWh/mq per anno per la climatizzazione invernale.

La superficie dell’immobile è di 200 metri quadri e si trova in zona climatica E.

Dati del problema

Sotto queste ipotesi, possiamo immaginare i seguenti fabbisogni energetici:

 

Fabbisogno di energia termica (calore) per il riscaldamento invernale

   18.000 kWh

Fabbisogno di energia termica (calore da sottrarre) per il riscaldamento esitvo

     7.000 kWh

Energia termica (calore) necessario per produrre acqua calda per uso sanitario

     4.000 kWh

 

Possiamo inoltre assumere i seguenti rendimenti delle varie tipologie d’impianto:

 

Efficienza della pompa di calore geotermica   

   5

Efficienza di un condizionatore a pompa di calore

   2,5

Rendimento di una caldaia a metano

   0,85

Rendimento di una caldaia a gasolio

   0,85

 

Calcoli

I costi dell’energia, ossia i costi per kWh di calore prodotto o sottratto li possiamo calcolare sulla base delle seguenti valutazioni:

  • L’energia elettrica (grazie ad un’agevolazione specifica per impianti geotermici in merito alla predisposizione di un secondo punto di prelievo e considerando una distribuzione dei costi in fasce orarie meno care) ha un costo di circa 0,16 €/kWh (di energia elettrica).
  • Il gas metano ha un costo pari a 0,076 €/kWh (di energia termica)
  • Il gasolio ha un costo pari a 0,111 €/kWh (di energia termica)

A questo punto possiamo eseguire il confronto tra le varie tecnologie, con l’esclusione del condizionatore per riscaldare (N/A significa Non Applicabile):

 

Grandezza fisica

Costo Geotermia

Costo Metano

Costo Gasolio

Costo Pompa di Calore Aria-Aria

Spesa annua di riscaldamento

576,00

1.610,00

2.350,00

N/A

Costo annuale di raffrescamento estivo

224,00

N/A

N/A

448,00

Costo annuale acqua calda per uso sanitario

128,00

357,00

522,00

N/A

 

Totali annui di spesa

La spesa annuale di riscaldamento invernale + raffrescamento estivo + acqua calda sanitaria è quindi:

 

 

Geotermia

Metano + condizionatore

Gasolio + condizionatore

Spesa annua totale

928,00

2.415,00

3.320,00

 

Come è facile osservare, il costo della geotermia è molto inferiore degli altri casi e corrisponde, più o meno, alle seguenti percentuali:

  • La geotermia, rispetto al metano, fa risparmiare il 62% circa
  • La geotermia, rispetto al gasolio, fa risparmiare il 71% circa.

Considerazioni finali

In questo periodo di continuo rincaro dei prodotti petroliferi, la geotermia è di certo una "buona notizia".

Se alle considerazioni sopra esposte si vanno a sommare gli aspetti di manutenzione (estremamente minori che negli altri casi), i rischi d’incendio (praticamente assenti), l’impatto ambientale nullo (non emette CO2), si conclude che l’impianto geotermico, ove realizzabile, è certamente un’eccellente forma di produzione di energia termica da fonte rinnovabile, molto conveniente e di lunga durata.

Se poi si associa alla geotermia un impianto fotovoltaico di dimensione adeguata, si può arrivare alla famosa "bolletta zero", ossia all’eliminazione di tutti i costi energetici: illuminazione, azionamento, riscaldamento, raffrescamento, acqua calda, elettrodomestici. In realtà la bolletta non sarà veramente zero perchè, in moltissimi casi, continueremo ad utilizzare il gas per cucinare!

Per questi motivi, in Europa sono stati superati il milione di impianti geotermici a bassa entalpia e il trend è in continua crescita.

In un prossimo articolo valuteremo i costi nel caso di un capannone artigianale e poi per altre situazioni (alberghi, condomini, industrie, agriturismi, vivai, impianti sportivi ecc.).

Se volete approfondire gli aspetti economici e tecnici di un impianto geotermico a bassa entalpia potete contattarci richiedendoci un preventivo gratuito e senza alcun impegno da parte vostra: saremo lieti di mettere a vostra disposizione le nostre competenze e le più efficaci tecnologie esistenti.

Ultimo aggiornamento (Venerdì 01 Luglio 2011 19:15)