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Nuove opportunità nel settore geotermico

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L’Audizione che si è svolta all’VIII Commissione permanente (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle politiche ambientali in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili, cui ha partecipato CoSviG, è stata anche l’occasione per fare il punto sulle novità introdotte nel 2010 riguardo agli assetti normativi.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

«Per quanto riguarda gli aspetti normativi – ha spiegato ai deputati della Commissione Ambiente, il direttore di CoSviG, Sergio Chiacchella- il 2010 ha rappresentato un momento di svolta epocale, almeno sulla carta».

Lo scorso anno, infatti, è stato varato il D.L. 22 che ha normato gli art. 27 e 28 della L.99/09 ed ha fornito un riassetto complessivo della legislazione in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche.

Il decreto è stato poi ulteriormente modificato dal Dlgs 28/11 per gli aspetti riguardanti gli impianti sperimentali a emissioni zero sotto i 5 MW di potenza per i quali la competenza autorizzativa è demandata al Ministero.

«L’aspetto più immediatamente percepibile dell’entrata in vigore del DL 22/10 – ha detto Chiacchella- è stato quello dell’apertura al mercato degli operatori. Prendendo ad esempio il territorio toscano, al maggio 2011 in Regione Toscana erano arrivate 33 richieste di permesso di ricerca».

Le aziende che hanno fatto richiesta sono anche molto diverse per provenienza, dimensioni, capacità economiche, esperienze specifiche nel settore.

A maggio di quest’anno sono otto le aziende che hanno presentato richieste di permesso di ricerca (di cui alcuni in concorrenza).

In particolare: Enel Green Power (4 richieste su una superficie complessiva di circa 990 kmq); Co.Svi.G (5 richieste su una superficie complessiva di circa 180 kmq); Gesto Italia (6 richieste su una superficie complessiva di circa 776 kmq); Sorgenia Geothermal (6 richieste su circa 400 kmq); Magma Energy Italia (3 richieste su circa 721 kmq compllessivi); Geoenergy srl (6 richieste su circa 731 kmq); Exergia Toscana (2 richieste su circa 65 kmq) e Tosco Geo (una richiesta su 20 kmq).

Sempre a maggio sono stati completati 18 procedimenti con il rilascio di 11 permessi di ricerca da parte della Regione Toscana e nelle prossime settimane è previsto il completamento di questa fase.

La domanda di fronte a questa apertura del mercato, secondo CoSviG, è se questa sia da considerarsi un rischio o un’opportunità. E la risposta sta tutta nel ruolo – determinante- che sapranno svolgere gli enti Pubblici, e dalla loro capacità di governare il processo, salvaguardando la risorsa e verificando la possibilità di saldare fra di loro competenze, capacità, eccellenze su pezzi della”filiera geotermica”.

Per CoSviG l’obiettivo dovrebbe essere quello di fare in modo che, oltre che produrre energia elettrica e calore, dalla geotermia si possano ottenere qualità delle competenze, specializzazioni nella tecnologia, innovazione nei processi, riduzione degli impatti nei progetti proposti e riproducibili in altre zone.

CoSviG riguardo a questo sostiene, inoltre, che l’apertura del mercato possa rappresentare anche un’occasione per verificare le potenzialità sulla media entalpia e su una “geotermia diffusa”, con la realizzazione di piccoli impianti a ciclo binario.

Anche CoSviG, come si legge, ha fatto richiesta per permessi di ricerca, le cui procedure sono tuttora in corso, ed ha recentemente chiesto l’apertura di un tavolo Ministero-Regioni per confermare la rispondenza delle richieste fatte con quanto previsto dall’art. 9 del DLgs 28/11 in merito alle competenze autorizzative.

Il motivo per cui anche CoSviG ha intrapreso questa strada lo si rileva nel mandato stesso della società, ovvero quello di far crescere la filiera geotermica toscana valorizzando risorse ritenute fino ad oggi marginali e facendo crescere le capacità e il ruolo dell’imprenditoria locale.

«In questo senso – ha spiegato Chiacchella- sempre sulla base del DL 22/10 Cosvig ha avviato con la società Geoenergy S.r.l. un progetto di ricerca e sviluppo relativo a una piccola utilizzazione di interesse locale con una centrale produttiva a ciclo binario da 640 Kw da realizzare a Monterotondo Marittimo».

La Provincia di Grosseto ha autorizzato la prima fase e nelle scorse settimane sono state individuate le ubicazioni dei pozzi: quindi sembrano esservi le condizioni per iniziare i lavori prima della pausa estiva.

 

A conclusione di quanto esposto nel corso dell’audizione e in base alle conoscenze ed esperienze acquisite nell’attività svolta da CoSviG, Sergio Chiacchella ha quindi affermato che «la geotermia è una risorsa rinnovabile indispensabile per la politica energetica della Regione Toscana ed importante a livello nazionale per i suoi aspetti quanti – qualificativi. E può costituire un elemento di primaria importanza per lo sviluppo sostenibile dei territori nei quali è presente in forma utilizzabile alla luce delle attuali tecnologie».

E’ però indispensabile, ha concluso il Direttore di CoSviG, che per uno sviluppo del settore geotermico inserito e coerente con un quadro di sostenibilità a livello locale vi sia «una forte capacità di governo da parte degli Enti Pubblici e di una altrettanto forte condivisione delle scelte con i territori».

Inoltre, affinché questo sviluppo sia condiviso e che vi sia una piena valorizzazione della geotermia, è altrettanto indispensabile «che accanto ad una tecnologia classica, applicata con le migliori innovazioni in campo di riduzione degli impatti, cresca la volontà e la capacità degli operatori per lo sfruttamento della bassa e media entalpia, anche con l’adozione di impianti a ciclo binario».