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Biometano, Italia: Il biometano made in Italy può soddisfare il 12-13% del fabbisogno nazionale di gas

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La produzione può raggiungere i 10 miliardi di m3 al 2030. Confagricoltura: «Occasione di crescita per le aziende agricole»

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Si è tenuto nei giorni scorsi a Roma l’evento annuale del Consorzio Italiano Biogas (CIB), ovvero Biogas Italy, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di MiSE, MiPAAF e MATTM. Un’edizione dedicata alla lotta contro i cambiamenti climatici, che si manifestano anche in Italia con fenomeni sempre più gravi e che rendono urgente una rivoluzione energetica sostenibile, all’interno della quale le fonti rinnovabili rivestono un ruolo centrale.

Malgrado il grande sviluppo tecnologico, l’energia prodotta da fonti eoliche e solari non è però programmabile e risulta, da sola, insufficiente ad alimentare una transizione ad un sistema elettrico 100% rinnovabile; al contempo, persistono ambiti dell’economia difficilmente elettrificabili.

Per questo risultano particolarmente preziose quelle fonti – come il biometano e la geotermia – in grado di unire alla rinnovabilità della risorsa anche la programmabilità e gli impieghi termici.

«L’Italia dispone di un bacino energetico ancora quasi totalmente inutilizzato e complementare con le altre rinnovabili: il biometano – spiega Piero Gattoni, presidente del CIB – una bioenergia programmabile e dai costi comprimibili, che può avere un ruolo importante nel decarbonizzare la nostra economia, sfruttando nel contempo le infrastrutture di distribuzione già esistenti e operando un efficace greening della rete del gas».

Anche il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, intervenendo a Biogas Italy, ricorda che «siamo partiti nel 2007 con 26 impianti di biogas ed oggi sono più di 1500 gli impianti alimentati da effluenti zootecnici, attività agricole, sottoprodotti, biomasse e che producono circa 1.100 MWh, per un totale di 4 miliardi di euro di investimenti effettuati nel settore e con la creazione di 12 mila nuovi posti di lavoro. Il biometano è l’ulteriore occasione di crescita per le aziende agricole: possiamo fissarci l’obiettivo di produrre 8 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2030, moltiplicando di una volta e mezza la capacità produttiva del nostro Paese».

Anche il CIB stima che la produzione di biometano possa raggiungere in Italia i 10 miliardi di m3 al 2030 (di cui almeno 8 da matrici agricole), pari a circa il 12-13% dell’attuale fabbisogno annuo di gas naturale e ai due terzi della potenzialità di stoccaggio della rete nazionale.

«Per liberare le potenzialità di questa risorsa 100% Made in Italy e per difendere l’intera filiera agricola e industriale – conclude il presidente CIB, Gattoniva velocizzata la procedura di valutazione del decreto biometano da parte della Commissione Europea. È urgente, inoltre, che l’esecutivo uscente emani i DM attuativi necessari per lo sviluppo delle fonti rinnovabili per gli anni 2017-2020, dando seguito alla promessa di portare a termine il lavoro entro la fine della legislatura e chiudendo così un percorso che dura da oltre un anno e mezzo. In particolare è necessario supportare lo sviluppo di piccoli impianti di biogas, specialmente quelli a servizio delle aziende zootecniche, per permettere di mitigare gli impatti ambientali e di accrescere la competitività del settore primario».