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Sostenibilita, Risorse. Enel Gp: “Non ci sono ritardi. In Italia le rinnovabili cresceranno dell’8% all’anno”

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Il settore delle energie rinnovabili ”conferma il suo alto potenziale di sviluppo a livello mondiale ed europeo.

Fonte: Catania Oggi.it

Autore: ADN Kronos

Il tasso di crescita da qui al 2020 in Europa si stima – a seconda delle fonti – tra il 4% e il 9%, con un aumento in termini di capacità addizionale installata fino a 1.000 Gw. A questo processo di crescita partecipa anche l’Italia, dove il parco centrali rinnovabili crescerà in media fino al 2020 al tasso dell’ 8% all’anno, con un incremento della capacità installata di 36 Gw”. A fare il punto sul futuro delle rinnovabili dopo il referendum sul nucleare è l’ad di Enel Green Power, Francesco Starace. ”Il limite alla penetrazione delle energie rinnovabili nella società e nella vita di tutti noi -spiega all’Adnkronos- è ancora da scoprire. La diffusione di queste fonti energetiche sarà nel prossimo futuro maggiore di quanto oggi le previsioni a nostra disposizione ci stanno indicando”. Per Starace, comunque, il nostro Paese si sta comportando bene: ”non vedo -sottolinea- ritardi nello sviluppo delle rinnovabili. Anzi, al contrario, sono convinto che, almeno per questo settore, centreremo l’obiettivo del 20-20-20 previsto dagli accordi di Kyoto”. L’Italia in questi anni, rileva Starace, ”è andata soprattutto sull’eolico e sul solare fotovoltaico di grandi dimensioni. Alla luce dell’ultimo decreto sulle rinnovabili, sicuramente continuerà lo sviluppo del settore, con il solare fotovoltaico che vedrà una diffusione di impianti più piccoli e per il quale possiamo parlare di un vero e proprio boom visto che alla fine di quest’anno l’installato supererà probabilmente gli 8.000 Mw”. Il nuovo scenario post referendum vede Enel Gp in una posizione particolarmente favorevole in quanto si tratta di un player che opera in tutte le tipologie di rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico, geotermico e biomasse) con livelli di eccellenza riconosciuti a livello mondiale, come nel caso della geotermia. La società, già premiata dal mercato finanziario, vede quindi rafforzato il proprio progetto di ”forte crescita” definito già prima delle recenti evoluzioni mondiali sul tema dell’energia nucleare. ”Gli investimenti -spiega Starace- riguarderanno tutte le tecnologie del nostro mix, portando la capacità installata nel mondo dagli attuali 6,2 Gw a 10,4 Gw nel 2015. Circa un terzo degli investimenti – 6,4 miliardi di euro in totale da qui al 2015 – sarà destinato a Italia e penisola iberica; la restante quota sara’ investita nei Paesi dove Egp già opera, con particolare attenzione a Stati Uniti, all’area europea e latino-americana”. ”Nel nostro paese -sottolinea l’Ad- lanceremo impianti di biomassa standardizzati su larga scala in accordo con Coldiretti e Confagricoltura. Saranno impianti localizzati con biomassa generata sul territorio e una diffusione più locale. Sono già pronti i primi tre progetti, distribuiti in modo omogeneo sul territorio nazionale. E il mese prossimo inaugureremo anche la nuova fabbrica di pannelli fotovoltaici a Catania, in joint venture paritetica con Sharp e STMicroelectronics, che sarà la piu grande in Italia e anche la piu tecnologicamente avanzata”. Per Starace è ”importante concentrare l’attenzione sull’enorme potenziale di sviluppo per il settore delle rinnovabili” che è associato alla continua e promettente ricerca della competitività nei costi. ”Ne abbiamo fatto -spiega- uno dei principi fondanti di Enel Green Power. Ci applichiamo con grande attenzione e passione all’industrializzazione su scala mondiale di tecnologie esistenti mature ( eolico, geotermico,idro) e in veloce evoluzione ( solare, biomassa distribuita). Scegliamo ed investiamo sempre sui progetti più competitivi su base geografica e tecnologica e già oggi soltanto il 22% circa dei nostri ricavi dipende da incentivi governativi, grazie a una produzione distribuita su oltre 620 impianti in 16 paesi e cinque tecnologie”. Fondamentale infine l’attività di ricerca: ”oggi idroelettrico e geotermia -afferma Starace- possono essere considerate fonti mature, con costi di produzione certamente legati alla disponibilità della risorsa, ma comparabili al costo di produzione da fonti tradizionali. La fonte eolica si sta avvicinando a questa situazione di equilibrio mentre il solare si articola su parecchi fronti di sviluppo tecnologico che stanno progressivamente arrivando alla maturità, beneficiando di un impiego sempre più esteso su scala industriale, con costi decrescenti – come già avvenuto nell’elettronica di largo consumo – grazie alle economie di scala derivanti da una domanda in crescita e dalle attività di R&S”.