Nuovo aggiornamento, in commissione Ambiente guidata da Stefano Baccelli (Pd), al Piano regionale per la qualità dell’aria ambiente (Prqa).
Dopo l’illustrazione fatta dall’assessore Federica Fratoni lo scorso 9 marzo, nel corso della seduta di oggi, mercoledì 10 gennaio, lo stato di salute dell’aria in Toscana, le strategie e gli interventi che si intendono adottare da qui al 2020, sono stati ulteriormente approfonditi. "Gli obiettivi posti – ha detto il presidente a margine della seduta di commissione – sono ambiziosi. Entro due anni la Regione Toscana punta alla drastica riduzione del rischio sforamenti da biossido di azoto e PM10 attraverso azioni importanti e già riscontrabili nei fatti".
Citando l’analisi "accurata" presentata dagli uffici della Giunta, Baccelli ha infatti portato ad esempio il dato del parco veicolare: "Oggi è certo che la fonte più inquinante è quella prodotta dall’usura piuttosto che dall’emissione dei gas di scarico". "Segno evidente – ha continuato il presidente – che gli investimenti fatti hanno funzionato e che l’obiettivo di miglioramento si raggiunge riducendo il numero dei veicoli privati e dei mezzi pesanti".
E su quanto fatto negli anni in Toscana in tema di miglioramento della qualità dell’aria e delle condizioni di vivibilità della popolazione, Baccelli ha ricordato quella "cura del ferro", e quindi il raddoppio della Lucca-Pistoia, scali merci in via di realizzazione, collegamenti ferroviari sui porti di Livorno e Piombino, che unita alla "pianificazione urbanistica ottimale" e agli accordi "sempre più raffinati con i distretti del cuoio o cartario" possono far raggiungere gli obiettivi contenuti nel Piano definito dal presidente "puntuale e accurato".