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Piano regionale qualità dell’aria: in arrivo approvazione definitiva

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Previste azioni su mobilità, urbanistica, agricoltura, rifiuti, industria, energia, educazione ambientale

Fonte: Arpat

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A novembre 2016 ha preso avvio il procedimento per il nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria della Toscana (PRQA), l’atto attraverso cui la Regione Toscana persegue il progressivo e costante miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo.

Il PRQA, sulla base del quadro conoscitivo relativo allo stato della qualità dell’aria ambiente, stabilisce obiettivi generali, finalità e detta indirizzi per l’individuazione e l’attuazione delle azioni e misure per il risanamento, o il miglioramento, ovvero il mantenimento della qualità dell’aria ambiente che si rendono necessarie nel territorio regionale.

Nel corso del 2017 il Piano è stato sottoposto agli enti e agli organi pubblici (tra cui ARPAT), che hanno fornito apporti tecnici e conoscitivi per incrementare il quadro conoscitivo, e alla consultazione pubblica.

Dal canto suo ARPAT ha curato, in collaborazione con la Regione e il Consorzio LaMMA, il Quadro conoscitivo del documento e contribuito alla predisposizione del documento tecnico che individua valori limite di emissione e prescrizioni per le attività produttive.

Tenuti in considerazione gli esiti delle consultazioni, le osservazioni del NURV e le conclusioni del Tavolo di Concertazione, nel mese di novembre 2017 la Giunta ha quindi adottato Il Piano e lo ha inviato al Consiglio per l’approvazione definitiva.

Anche se l’arco temporale del piano è il 2020, in coerenza con il Programma regionale di sviluppo (PRS 2016-2020), molte delle azioni e prescrizioni previste hanno valenza anche oltre tale orizzonte.

Il Piano regionale per la qualità dell’aria (PRQA) interviene in modo prioritario per la riduzione delle emissioni di PM10 (componente primaria e precursori) e di ossidi di azoto; il suo principale obiettivo, infatti, è portare a zero la percentuale di popolazione esposta a livelli di inquinamento oltre i valori limite di PM10 (oggi siamo al 17,2% e riguarda i territori della Piana lucchese, la Valdinievole, la Piana tra Prato e Pistoia e Valdarno Superiore) e di biossido di azoto (oggi siamo al 9,3% e riguarda l’area urbana del Comune di Firenze). Il raggiungimento di questo obiettivo richiede una forte integrazione con la pianificazione in materia di energia, trasporti, attività produttive, agricole e complessivamente con la pianificazione territoriale.

Altri obiettivi generali del PRQA sono

  • ridurre la percentuale di popolazione esposta a livelli di inquinamento superiori al valore obiettivo per l’ozono: poiché l’ozono è un inquinante totalmente secondario, che si forma cioè in atmosfera, in condizioni climatiche favorevoli, da reazioni tra diverse sostanze inquinanti che ne comportano il suo accumulo, il Piano intende agire proprio su queste sostanze, ovvero sui suoi precursori. Questi ultimi sono per la maggior parte anche precursori del PM10;
  • mantenere una buona qualità dell’aria nelle zone e negli agglomerati in cui i livelli degli inquinamenti siano stabilmente al di sotto dei valori limite;
  • aggiornare e migliorare il quadro conoscitivo e diffusione delle informazioni; tale obiettivo risulta importante per la verifica degli effetti delle azioni del PRQA sulla qualità dell’aria, soprattutto nelle aree che presentano elementi di criticità in termini di inquinamento atmosferico.

Le azioni previste dal Piano sono suddivise per settore: mobilità, urbanistica, agricoltura, rifiuti, industria, energia, educazione ambientale.Nel settore Mobilità sono previsti incentivi sia per l’utilizzo del trasporto pubblico locale (TPL) che per la mobilità dolce; nello specifico questi alcuni degli interventi:

  • sperimentazione di asfalti, intonaci e vernici al biossido di titanio
  • mitigazione emissioni di NOx nuovo aeroporto di Firenze
  • alimentazione delle navi alla calata Sgarallino porto di Livorno con corrente elettrica fornita da terra
  • istituzione zone di rispetto davanti alle scuole dove è vietato sostare con motori accesi
  • completamento ed estensione del sistema tramviario fiorentino
  • messa in esercizio del people Mover da stazione ferroviaria di Pisa ad Aeroporto Galilei
  • potenziamento dei sistemi di interscambio fra modalità diverse di spostamento
  • potenziamento dei sistemi a sostegno della mobilità dolce, ciclabile o pedonale
  • acquisto di nuovi bus adibiti a TPL a minor impatto ambientale
  • interventi di potenziamento dei collegamenti ferroviari
  • Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica
  • programma mobilità sostenibile casa-lavoro, casa scuola

Nel settore Urbanistica troviamo il divieto di utilizzo di biomassa per il riscaldamento nelle nuove costruzioni o ristrutturazioni. In particolare il divieto è per le nuove costruzioni nelle aree critiche, mentre in tutto il resto del territorio regionale saranno permessi solo impianti a biomassa di elevata efficienza (almeno 4 stelle su 5). Inoltre la promozione dell’edilizia sostenibile, un vademecum per misure di mitigazione della polverosità diffusa originata da cantiere ed indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l’assorbimento di particolato e ozono.

Le azioni principali relative all’Agricoltura riguardano la riduzione delle emissioni di ammoniaca prodotte dall’agricoltura stessa e lo smaltimento di sfalci e potature per il quale si prevede un accordo con le associazioni di categoria per le buone pratiche in questo campo.

Nel settore Rifiuti si prevede il sostegno all’applicazione della tariffa puntuale per la raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, l’incremento del ritiro gratuito ai cittadini di sfalci e piccole potature, il raggiungimento a livello regionale di una raccolta differenziata dei rifiuti urbani del 70%, l’incremento dei centri di raccolta comunali e l’incremento della diffusione dell’autocompostaggio.

Nel settore Industria si prevedono indicazioni tecniche e amministrative per le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera, accordi volontari per la riduzione di emissioni nel distretto produttivo del cuoio e del cartario e misure per la mitigazione delle emissioni di particolato nelle lavorazioni di cava.

Per quanto riguarda l’Energia, invece:

  • fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili
  • prescrizione di efficienza minima per gli impianti termici a biomassa ad uso civile
  • potenziamento dei controlli sugli impianti domestici destinati al riscaldamento
  • interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici e degli immobili sedi di impresa e dei processi produttivi

L’Educazione Ambientale è ritenuta azione strategica e trasversale finalizzata a diffondere una maggiore consapevolezza rispetto alle cause e alle interazioni che incidono sulla qualità dell’aria. Si prevede dunque in primo luogo una campagna di comunicazione/informazione sul PRQA, interventi in-formativi rivolti alle aree di criticità, interventi di educazione ambientale nelle scuole e per i tecnici dei Comuni.

Sono inoltre previsti interventi per il Miglioramento del quadro conoscitivo, tra cui:

  • aggiornamento della rappresentatività spaziale centraline delle rete di monitoraggio della qualità dell’aria
  • aggiornamento inventario regionale sorgenti di emissione IRSE
  • aggiornamento della rete di monitoraggio dei parametri meteo anche ai fini della qualità dell’aria in raccordo con SIR
  • studio della distribuzione di particelle ultrafini rilevate presso alcune stazioni della rete regionale
  • approfondimento sulle sorgenti di materiale particolato fine nella piana fiorentina
  • studio delle deposizioni in particolari situazioni in cui si prevedono possibili ricadute di tipo industriale

Il Piano prevede inoltre questi sei interventi contingibili ed urgenti:

  1. limitazione velocità nei tratti autostradali A11 Firenze- Pistoia: nell’ambito della procedura di VIA nazionale lo stato ha infatti indicato che venga realizzato un accordo tra la società Autostrade spa e la Regione Toscana per concordare un limite di velocità nei tratti autostradali interessati dalla realizzazione della III corsia, da attuarsi nei periodi critici per l’inquinamento da PM10, da novembre a marzo;
  2. indicazioni ai Comuni per l’intensificazione del lavaggio strade nel periodi critici: la misura si applica ai soli comuni critici per il PM10 e prevede che il Comune si attrezzi per l’attuazione/intensificazione della frequenza del lavaggio strade nei mesi più critici da novembre a marzo ed in particolare in caso di segnalazione di criticità per la qualità dell’aria (ICQA=2);
  3. ordinanze di limitazione circolazione veicoli maggiormente inquinanti previste nei PAC per il Settore Mobilità;
  4. ordinanze di divieto di abbruciamenti all’aperto previste nei PAC;
  5. coinvolgimento dei Carabinieri forestali per controllare il rispetto delle ordinanze di divieto di abbruciamento all’aperto emesse per tutto il periodo da novembre a marzo: la misura si applica ai soli comuni critici per il PM10 e relativamente solo alle aree di superamento e prevede l’aggiornamento del contratto di servizio attualmente in corso con il corpo dei carabinieri Forestali tramite un accordo operativo per attivare i controlli sugli abbruciamenti all’aperto di sfalci e potature, in occasione dell’emanazione delle ordinanze di divieto da parte dai comuni;
  6. ordinanze di limitazione utilizzo biomassa per riscaldamento previste nei PAC: il divieto di utilizzo di biomassa per riscaldamento domestico potrà essere ammessa solo con impianti ad alta efficienza, fatte salve le abitazioni dove non siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento.

Per approfondimenti: i documenti del Piano