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Ventiquattro indicatori di sostenibilità per le bioenergie

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Li hanno individuati e concordati al Global Bioenergy Partnership per presentarli al G8 di Deauville, in Francia

Fonte: Rinnovabili & Territorio

Autore: Redazione

La Global Bioenergy Partnership (GBEP) riunisce stakeholders pubblici, privati e della società civile per attuare gli impegni presi dal G8 nel Piano di azione di Gleneagles del 2005 per sostenere "un più ampio ed efficiente uso delle biomasse e dei biocombustibili, in particolare nei paesi in via di sviluppo dove l’uso delle biomasse è prevalente".

Un mandato che è stato ribadito nei successivi G8 del 2009 e 2010.

GBEP e i suoi Partner comprendono oggi 23 paesi e 13 organizzazioni e istituzioni internazionali; il Segretariato GBEP, ospitato presso la sede della FAO a Roma con il sostegno principalmente dell’Italia, è il coordinatore della comunicazione e delle attività.

Al GBEP partecipano inoltre altri 22 paesi e 9 organizzazioni e istituzioni internazionali in qualità di osservatori.

Pochi giorni fa, il 24 maggio, riuniti a Roma i partner del GBEP hanno raggiunto un accordo sulla scelta di 24 indicatori di sostenibilità che sono stati presentati al Summit del G8 a Deauville, in Francia.

Questo gruppo di indicatori è stato concordato nel corso di una riunione dello Steering Committee della GBEP, tenutosi a Washington D.C. e ospitato congiuntamente dagli Usa e dalla United Nations Foundation, cui hanno preso parte 17 paesi e sette tra istituzioni e organizzazioni internazionali.

Gli indicatori di sostenibilità, che coprono gli aspetti ambientali, sociali ed economici dello sviluppo bio- energetico, hanno l’obiettivo – nelle intenzioni del GBEP- di aiutare i paesi a valutare e a sviluppare la produzione e il consumo sostenibile delle bioenergie.

La partnership ha anche approvato il lancio di un’iniziativa di capacity building per promuovere l’uso ottimale della moderna bioenergia per uno sviluppo sostenibile.

L’utilizzo delle bioenergie e in particolare dei biocarburanti è, infatti, spesso al centro di discussioni proprio per gli aspetti legati alla possibile competizione per l’utilizzo dei suoli agricoli, che anziché essere destinati alla produzione di coltivazioni a uso alimentare sarebbero utilizzati per colture per biocarburanti.

Quello che viene definito cambio indiretto del suolo e che potrebbe avere conseguenze anche molto gravi in termini di impatti ambientali, sino a dover ricorrere a deforestazioni per ottenere suolo agricolo disponibile per coltivare prodotti destinati all’alimentazione.

Basti pensare che le direttive comunitarie ad oggi stabiliscono che, per essere considerati sostenibili, i biocarburanti nel loro ciclo di vita devono dimostrare una riduzione delle emissioni di gas serra del 35% rispetto ai combustibili fossili. Nel 2017, la riduzione di emissioni dovrà corrispondere al 50%, ma se il cambio indiretto d’uso del suolo non verrà tenuto in considerazione, non solo non si otterrà questa riduzione, ma i biocarburanti saranno dall’81 al 167% più inquinanti dei combustibili fossili di cui prenderanno il posto.

Quindi il fatto di aver individuato il primo accordo globale a livello governativo – come viene definito- per individuare un gruppo di indicatori volontari e scientificamente attendibili per valutare la produzione e l’uso sostenibile delle bioenergie è senza dubbio un passo importante.

I 24 indicatori individuati dai Partner e dagli Osservatori della GBEP hanno un approccio olistico alla valutazione di molti aspetti importanti delle interrelazioni fra bioenergie e sostenibilità, incluse le emissioni di gas serra, la biodiversità, il costo e la disponibilità alimentare al livello nazionale, l’accesso all’energia, lo sviluppo economico e la sicurezza energetica.

L’importanza del lavoro svolto dal BBEP sta anche nel fatto che questa iniziativa è l’unica, sino ad oggi, per costruire il consenso sulla sostenibilità delle bioenergie tra un’ampia compagine di governi e istituzioni a livello nazionale e internazionale.

Oltre allo sforzo per rendere disponibili e confrontabili sistemi di misurazione così da poter indirizzare l’analisi e lo sviluppo di politiche a livello delle singole nazioni su tutte le diverse forme di bioenergie.

Gli indicatori di sostenibilità della GBEP non contengono istruzioni, soglie o limiti e non costituiscono uno standard; non sono legalmente vincolanti per i partner GBEP, ma rappresentano comunque uno sforzo comune di omogeneità nell’analisi. Gli indicatori, misurati nel corso del tempo, mostreranno i progressi o gli arretramenti rispetto a un percorso di sviluppo sostenibile, così come determinato dalle singole nazioni.