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SEN, Energia, Italia: L’Italia ha adottato la nuova Strategia energetica nazionale

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Previsti investimenti complessivi aggiuntivi per 175 miliardi di euro al 2030

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

I ministri Carlo Calenda e Gian Luca Galletti hanno firmato il decreto interministeriale che sancisce l’adozione della nuova Strategia energetica nazionale (SEN), che punta a rendere il sistema energetico italiano «più competitivo, sostenibile e sicuro» costituendo un impulso per la realizzazione di investimenti complessivi aggiuntivi per 175 miliardi di euro al 2030: 30 per reti e infrastrutture gas ed elettriche, 35 per le fonti rinnovabili, 110 per l’efficienza energetica.

Tra i punti fondanti della SEN si annoverano:

  • Cessazione della produzione di energia elettrica da carbone con un obiettivo di accelerazione al 2025, da realizzare tramite un puntuale piano di interventi infrastrutturali

  • 28% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030 rispetto al 17,5% del 2015; in termini settoriali, l’obiettivo si articola in una quota di rinnovabili sul consumo: elettrico del 55% al 2030 rispetto al 33,5% del 2015; in una quota di rinnovabili sugli usi termici del 30% al 2030 rispetto al 19,2% del 2015; in una quota di rinnovabili nei trasporti del 21% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015

  • Riduzione della dipendenza energetica dall’estero dal 76% del 2015 al 64% del 2030 (rapporto tra il saldo import/export dell’energia primaria necessaria a coprire il fabbisogno e il consumo interno lordo), grazie alla forte crescita delle rinnovabili e dell’efficienza energetica

  • Raddoppio degli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico clean energy: da 222 Milioni nel 2013 a 444 Milioni nel 2021

  • Verso la decarbonizzazione al 2050: rispetto al 1990, una diminuzione delle emissioni del 39% al 2030 e del 63% al 2050

Come ricordano dal ministero dello Sviluppo Economico, per il monitoraggio dell’attuazione di quanto previsto dalla SEN si prevede l’istituzione di una Cabina di regia costituita dai dicasteri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente (con la partecipazione di quelli dell’Economia, dei Trasporti e dei Beni Culturali, con una rappresentanza delle Regioni e con periodico coinvolgimento degli enti locali, degli stakeholders e delle parti sociali), mentre lo stesso governo sarà «tenuto a riferire annualmente al Parlamento sullo stato di implementazione della strategia e sulle iniziative adottate utili al raggiungimento degli obiettivi fissati, nonché ad avviare ogni tre anni un processo partecipato e condiviso di revisione della Strategia».

La SEN rimane dunque un cantiere in evoluzione, anche perché – concludono dal MISE – questa Strategia «non va considerata un punto di arrivo, ma di partenza. Con la sua approvazione parte il lavoro per la presentazione alla Commissione Europea entro il 2018 della proposta di Piano integrato per l’Energia e il Clima (CEP) previsto dall’UE, che dovrà indicare obiettivi al 2030 politiche e misure per le cinque “dimensioni dell’energia”: decarbonizzazione e rinnovabili, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno, innovazione e competitività».