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Qual è il vero impatto della geotermia sulle acque dell’Amiata? Ecco i dati Arpat 2014-2016

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L’Agenzia ha condotto prelievi in parallelo a quelli Enel per verificarne la congruità. Controllate le acque superficiali e quelle di falda: «Per tutti i parametri e per tutte e tre le matrici, apparentemente non sono stati registrati valori anomali»

Fonte: Greenreport

Autore: Greenreport

Ormai dall’ottobre 2012 Enel Green Power (Egp) monitora le acque superficiali e sotterranee nell’area del monte Amiata, nei modi e nei tempi stabiliti nel Piano presentato per il procedimento di Via della centrale geotermoelettrica Bagnore 4 – avviata nel 2014 –, che integra e aggiorna il Piano già presentato nel procedimento di Via per il riassetto dell’area geotermica di Piancastagnaio, entrambi approvati da Arpat.

Enel dovrà proseguire il proprio monitoraggio per tutta il ciclo vitale della centrale geotermoelettrica Bagnore 4, ed è proprio l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana – chiamata a monitorare la falda acquifera del monte Amiata già dal 2002 – ad effettuare prelievi paralleli a quelli Enel, per verificarne la congruità: un’operazione i cui risultati sono stati adesso pubblicati in un rapporto dedicato per le annualità 2014-2016…(continua)