Ad esprimersi così è il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci in una lettera inviata alla Regione: «Le conclusioni dello studio – prosegue Enrico Garaci -, su un tema palesemente complesso, appaiono riflettere efficacemente gli obiettivi raggiunti. Questo Istituto in particolare condivide la valutazione di una sostanziale coerenza del quadro di mortalità e morbosità osservato nei comuni delle aree geotermiche rispetto ai valori rilevati nei comuni limitrofi anche rispetto agli andamenti regionali».
«Si concorda anche sul fatto – aggiunge Garaci – che la maggior parte degli scostamenti osservati appaiono spiegati dalla variabilità casuale, da fattori associati alle esposizioni professionali soprattutto dal passato e dalle condizioni socio-economiche».
Dopo aver puntualizzato che alcune segnalazioni di incrementi localizzati di specifiche patologie potranno essere oggetto di ulteriori approfondimenti con indagini ad hoc, che peraltro sono già in corso, e comunque in un quadro di approccio cautelativo, Garaci conclude: «E’ chiaro che il senso profondo di questo studio sta soprattutto nel suo essere ancorato ad una sistematica azione di sanità pubblica che prevede monitoraggio ambientale, interventi di abbattimento degli inquinanti e di prevenzione».
«Ci fa piacere che un soggetto terzo e autorevole come l’Istituto Superiore di Sanità, da noi a suo tempo interpellato per raccogliere il numero più alto possibile di contributi sul tema, si sia espresso in questi termini sullo studio Ars – ha commentato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – Ciò conferma innanzitutto quanto abbiamo sostenuto più volte e cioè che la salute delle popolazioni sull’Amiata è in linea con quella del resto della Toscana, che è tra le migliori in Italia.
Inoltre il parere dell’Istituto Superiore di Sanità va ad aggiungersi alle moltissime iniziative intraprese negli anni dalla Regione Toscana e ai moltissimi soggetti coinvolti sull’argomento, a dimostrazione di quanto siamo convinti della serietà della questione e dell’importanza di conoscere in maniera completa e attendibile lo stato della situazione delle aree dove si svolge attività geotermoelettrica».