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Ambiente, Toscana, Mondo: Il Forum Internazionale per la Salvaguardia della Natura arriva a Firenze e Larderello

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È la XIV edizione per l’evento organizzato da GreenAccord, stavolta in collaborazione con la Regione Toscana, i ministeri degli Esteri e dell’Ambiente, Enel Green Power e la Geoknowledge Foundation

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Si terrà dal 2 al 5 novembre tra Firenze e Larderello il Forum Internazionale per la Salvaguardia della Natura organizzato dall’ONG Greenaccord in collaborazione con la Regione Toscana, i ministeri degli Esteri e dell’Ambiente, Enel Green Power e la Geoknowledge Foundation.

Arrivato alla sua XIV edizione, il Forum si propone come un’occasione di alto livello per formare coloro che dovrebbero essere i “formatori” – oltre che “informatori” – dell’opinione pubblica, ovvero i giornalisti: ne arriveranno in Toscana circa 80 da tutto il mondo per confrontarsi con ospiti di grande caratura che prenderanno parte all’evento.

Tra gli altri è prevista la presenza di William S. Becker, direttore esecutivo del Presidential Climate Action Project; Hunter Lovins, presidente del Natural Capitals Solutions; Bruno Ratti, presidente del Geoknowledge Foundation; Ivan Faiella, senior economist di Banca d’Italia; Enrico Giovannini, ordinario di Statistica Economica all’università Tor Vergata di Roma, ex presidente Istat e ministro del Lavoro; Andrea Baranes, presidente della Fondazione Finanza Etica; Antonio Cammisecra, amministratore delegato di Enel Green Power; Robert Costanza, docente di Economia ecologica all’Università Nazionale Australiana; Fritjof Capra, fondatore e direttore del Center for Ecoliteracy; Jinfeng Zhou, segretario generale  della China Green Development Foundation e Frederick Charles Dubee, direttore della China Biodiversity Conservation and Green Development Foundation.

«Il nostro Forum – spiega Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord Onlus – è ormai da quindici anni un appuntamento fisso per i tanti giornalisti di tutto il mondo interessati a costruire una rete di informatori preparati sulle nuove sfide ambientali che attendono i governi di tutto il mondo. Da sempre vogliamo fornire loro la possibilità di aumentare le proprie competenze confrontandosi con i massimi esperti su cambiamenti climatici, resilienza dei sistemi economici ed industriali, strategie per la riduzione degli impatti umani sull’ambiente. Sono momenti essenziali per avere operatori dell’informazione capaci di trasferire tali istanze ai cittadini».

Il cuore dell’evento ruoterà stavolta attorno alle strategie in atto per decarbonizzare economia e finanza, e al ruolo che giornalisti e mondo dell’informazione esercitano in questo contesto.

Il numero crescente di obbligazioni verdi, disinvestimenti dalle fonti energetiche maggiormente inquinanti, riconversioni industriali e criteri socioambientali nella gestione dei fondi d’investimento mostrano – ad esempio – come la transizione verso un’economia a basso impatto ambientale passi dalle scelte degli investitori finanziari, a partire dal piccolo risparmiatore.

Si tratta di tanti elementi in una complessa catena, la cui affermazione è cruciale per agevolare e velocizzare il processo di decarbonizzazione dell’economia; spesso però quegli elementi sono ancora poco noti e compresi dal mondo dell’informazione, e tale lacuna diventa un freno alla comprensione del fenomeno da parte dell’opinione pubblica e di chi vuole impiegare i propri risparmi con un occhio di riguardo alla casa comune.

Ed è qui che si innesta il ruolo del Forum Internazionale, che non a caso prenderà corpo (qui il programma dettagliato) a Firenze e Larderello, gli stessi due centri che hanno di recente ospitato la prima conferenza di alto livello dell’Alleanza Globale per la Geotermia.

In Toscana la geotermia riscalda già 10mila utenti residenziali e aziende, alimenta un’importante filiera agricola, gastronomica e turistica con oltre 60mila visite annue e sostiene al contempo 2mila posti di lavoro tra diretto e indotto, senza dimenticare che è grazie a quest’energia pulita che la Toscana soddisfa il 30,78% del fabbisogno regionale di energia elettrica.

La strada per un presente e un futuro no-carbon passa da qui, ed è necessaria percorrerla con la massima decisione possibile.