Il Consiglio dei ministri di ieri ha inserito nella legge di bilancio il Bonus Verde, cioè il 36% di detrazioni per la cura di giardini e terrazzi come il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha annunciato su Twitter: «Al via #bonusverde: detrazioni del 36% per la cura di giardini e terrazzi. Si tratta di una misura contro l’inquinamento e opportunità per nostro florovivaismo».
Pder ermete Realacci (PD), presidente della Commissione ambiente della Camera, è «Positiva la misura per incentivare il verde urbano annunciata nella Legge di Bilancio varata dal Consiglio dei Ministri. Era quanto chiesto dalla Commissione ambiente della Camera nel parere espresso lo scorso anno alla manovra e ribadito con il ministro Delrio nell’audizione dello scorso 28 settembre. Quando sarà disponibile il testo valuteremo anche l’insieme delle misure per rafforzare il credito di imposta, l’ecobonus e il sismabonus. A partire dall’estensione dell’ecobonus all’eliminazione dell’amianto, dall’utilizzo del credito d’imposta anche per favorire le certificazioni statiche degli edifici, premessa per dare corpo al fascicolo di fabbricato, dalla semplificazione della cedibilità del credito, allargando le varie forme di incentivazioni anche all’edilizia pubblica e alle imprese».
Realacci sottolinea che «Secondo i dati del servizio studi della Camera dei Deputati e del Cresme quest’anno le varie forme di incentivazione (credito di imposta, ecobonus, sismabonus) produrranno 28 miliardi di investimenti e circa 400mila posti di lavoro fra diretti e indotto. Una nuova edilizia di qualità, grazie anche alle nuove tecnologie, può rilanciare il settore e far respirare i nostri polmoni e le nostre città».
Soddisfatta anche Coldiretti: «Con le prime misure restrittive della circolazione per il livello di polveri sottili, arriva un impegno concreto per combattere lo smog e abbellire le città italiane dove ci sono appena 31,1 metri quadrati di verde urbano per abitante».
Per Coldiretti, che vede accolta in manovra la richiesta del Bonus Verde, «Si tratta di una misura importante per favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento. Una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Il verde urbano in Italia però rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati) sulla base dell’ultimo rilevamento Istat. La situazione è più difficile nelle metropoli che hanno una disponibilità di spazi verdi che va dagli appena 15,9 metri quadrati di verde urbano per abitante a Roma ai 17,2 di Milano fino a 21 di Torino».
La più grande associazione agricola italiana conclude: «Si utilizza finalmente la leva fiscale per riconoscere i benefici che derivano alla collettività dalla cura e dagli investimenti privati nel verde, ma si tratta anche – sottolinea la Coldiretti – di un importante sostegno al settore florovivaistico Made in Italy che, con un valore della produzione attorno ai 2,5 miliardi di euro, è uno dei comparti di punta dell’economia agricola, contribuendo con 753,6 milioni di euro di esportazioni ed un saldo attivo negli scambi pari a circa 230 milioni di euro nel 2016. Le imprese florovivaistiche italiane, impegnate nella coltivazione di oltre 2.000 specie vegetali, sono 27.000, con oltre 100.000 occupati».
Soddisfatta anche Confagricoltura che parla di «Un provvedimento fortemente voluto dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli, che ha supportato le azioni della Federazione nazionale di prodotto florovivaistico e il Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, necessario per far ripartire il settore a livello nazionale.
Il presidente della Federazione di prodotto florovivaistico di Confagricoltura, Francesco Mati, ha detto che si tratta di «Un risultato raggiunto grazie ad un bel lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la filiera composta da associazioni di vivaisti, floricoltori, progettisti del verde, tecnici, impiantisti, giardinieri e chiunque operi nel settore piante e giardini. Con questo il “Pacchetto casa” è completo. Speriamo che, ultimati i passaggi di legge, anche chi deve ristrutturare il giardino o costruirlo possa fruire di sgravi e incentivi così come per le altri parti legate alle abitazioni private».
Confagricoltura è del parere che «Il provvedimento contribuirà a valorizzare la professionalità dei servizi di progettazione, costruzione e manutenzione del verde, con benefici sul fronte ambientale ed occupazionale, oltre che su quello del gettito fiscale, che potrà avere un sensibile aumento come ricaduta sul medio termine».
Mati conclude: «Questo piccolo segnale da parte della politica di Governo per un settore vitale ed evoluto dell’agricoltura italiana dà ottimismo a tutti gli operatori che si augurano sia il primo di tanti passi da compiere per raggiungere il livello di qualità nel verde pubblico e privato presente negli altri Stati europei».
«Secondo il Wwf, che ieri, con l’iniziativa Urban Nature ha voluto puntare l’attenzione sulla biodiversità urbana e sulla necessità di un grande piano per il verde urbano, «La misura per far crescere il verde di cui le nostre città e i cittadini hanno un fortissimo bisogno, annunciata nella Legge di Bilancio varata oggi dal Consiglio dei Ministri è certamente un fatto importante. Aumentare la quantità di verde nelle nostre città è un passaggio indispensabile per renderele resilienti, mitigare gli effetti del cambiamento climatico, assorbire e ridurre gli inquinanti atmosferici, depurare le acque e aumentare il drenaggio naturale oltre che migliorare la salute e il benessere dei cittadini, soprattutto i bambini, che vivono nelle nostre città. La scelta di valorizzare attraverso un meccanismo fiscale innovativo il verde, in particolare quello urbano, è certamente una scelta positiva oltre che un meccanismo utile per avere aree urbane più amiche della natura e della salute».