Dove se non in Islanda? È nella terra del fuoco, dove la geotermia è già una pratica diffusa e fornisce il 95% dell’energia destinata ai sistemi di riscaldamento, che si sta cercando di ottimizzare la produzione di elettricità dal calore della terra. La sfida è quella di scavare sempre più in profondità con l’obiettivo di portare il calore in superficie a temperature che sfiorano i 500°C.
Elettricità dal calore ‘supercritico’
Le sperimentazioni, di cui vi abbiamo già parlato tempo fa, stanno avvenendo nella penisola di Reykjanes, a sud-ovest dell’Islanda, la regione più vulcanica e quindi più promettente per la produzione di elettricità dal calore della terra. I ricercatori del progetto Deep Enhanced Geothermal System (DEEPEG) stanno perforando oltre la normale profondità di 2,5 km di un pozzo geotermico e hanno raggiunto quello che viene chiamato ‘supercritical steam’, ovvero vapore che, sottoposto alle alte temperature e alle pressioni sotterranee, entra in uno stato definito ‘supercritico’, dal grande valore energetico, vicino ai serbatoi del magma…(continua)