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Territori, Toscana: Approvata la legge sui Piccoli Comuni, che riguarda la metà di quelli toscani

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Previsto un Fondo da 100 milioni di euro (nelle annualità 2017-2023) per la valorizzazione dei territori

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

«La metà dei comuni toscani ha infatti una popolazione sotto i 5mila abitanti. In questo spaccato demografico, i giovani tendono ad andare via e le case abbandonate o vuote sono addirittura una ogni tre. Noi dobbiamo assolutamente invertire la rotta e la legge favorisce proprio questa azione di salvaguardia, che va coordinata a livello politico, economico e sociale». Partendo da questi presupposti Fausto Ferruzza – presidente di Legambiente Toscana – commenta l’approvazione al Senato in via definitiva della legge sui Piccoli Comuni. «Le misure previste dalla legge – prosegue Ferruzza – per cui la nostra associazione si batte dal lontano 2001, insieme a tanti sindaci, comunità e organizzazioni, consentono di mettere in campo strategie concrete per ridurre diseguaglianze sociali ed economiche. Finalmente si potrà colmare la distanza necessaria a recuperare il disagio insediativo e produttivo di un importante pezzo di Paese».

Il provvedimento nasce da una proposta dal presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, e per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà è previsto uno stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023: le risorse arriveranno da uno specifico Fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno in corso e di 15 milioni di euro per ciascun annualità fino al 2023. Risorse da dedicare ad uno sviluppo strutturale, economico e sociale dei 5.567 piccoli comuni, dove vivono 10 milioni di italiani (il 16,59% della popolazione totale) e dove si produce il 93% dei prodotti DOP e IGP, oltre al 79% dei migliori vini.

«Non sono un’eredità del passato – commenta Realacci – ma una straordinaria occasione per difendere la nostra identità, le nostre qualità e proiettarle nel futuro. Un’idea ambiziosa di Italia passa anche dalla giusta valorizzazione di territori, comunità e talenti. E’ il presupposto da cui parte questa legge a lungo attesa, che propone misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo dolce, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta. Previsti anche semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei centri minori».

«La legge vuole mantenere i servizi, tutelare il territorio, incentivare il recupero dei borghi abbandonati. Peccato che sia finanziata con risorse troppo scarse. In Toscana – aggiunge il governatore della Regione, Enrico Rossici impegneremo per attuare questa legge e sostenerla con più risorse e con il massimo impegno».