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Geotermia, Cile: Inaugurata ufficialmente Cerro Pabellón, la prima centrale geotermica sudamericana (dal Dna toscano)

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Alla cerimonia ha presenziato la presidente del Cile, Michelle Bachelet, e al campo base è stato conferito il “Certificato di eccellenza nella gestione delle emissioni di gas serra”

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Nello stesso giorno in cui i rappresentanti dell’Alleanza Globale per la Geotermia, dopo il vertice in Palazzo Vecchio a Firenze, erano in visita agli impianti di Larderello – dove oltre un secolo fa è nato il primo impianto geotermoelettrico al mondo – in Cile si festeggiava un record che proprio in Toscana affonda le proprie radici: l’inaugurazione della centrale geotermica di Cerro Pabellón, la prima di tutto il Sud America nonché il primo impianto al mondo di questo tipo (a grande scala) a essere costruito a 4.500 metri sul livello del mare.

A darne notizia è Enel, che ha realizzato la centrale a ciclo binario (che utilizza fluidi ad alta entalpia) da 48 MW (suddivisi in due unità da 24 MW) insieme a ENAP (Empresa nacional del petróleo, al 100% statale), che insieme hanno costituito la joint venture Geotérmica del Norte, proprietaria della centrale realizzata con un investimento di 320 milioni di dollari statunitensi.

«Siamo orgogliosi di inaugurare Cerro Pabellón, un importante traguardo non solo per noi, ma per tutto il Sud America, che aiuterà il Cile a diversificare il proprio mix di generazione – ha spiegato l’ad di Enel, Francesco Starace – La costruzione di Cerro Pabellón ha rappresentato una sfida tecnica e umana che siamo riusciti a vincere grazie alle capacità di un team altamente specializzato che ha saputo lavorare in un contesto tanto affascinante quanto difficile come il deserto. Auspichiamo che questo importante traguardo diventi per il Cile un punto di partenza di un nuovo cammino nello sviluppo energetico, che promuova la crescita del suo settore geotermico, forte di potenziale significativo e ampia disponibilità della risorsa».

L’importante traguardo tagliato con Cerro Pabellón è stato fortemente sentito nella nazione cilena: l’inagurazione è spettata direttamente alla presidente del Cile, Michelle Bachelet, mentre il ministro dell’Ambiente ha premiato il campo base di Cerro Pabellón con il Sello de excelencia en la gestión de gases de efecto invernadero (Certificato di eccellenza nella gestione delle emissioni di gas serra, ndr): una volta pienamente operativo, l’impianto sarà infatti in grado di produrre circa 340 GWh all’anno, pari al consumo annuale di oltre 165.000 famiglie cilene, evitando l’emissione in atmosfera di oltre 166.000 tonnellate di  CO2 l’anno.

Un importante successo internazionale dunque, le cui radici, come dicevamo, sono in Toscana: qui Enel gestisce il più antico complesso geotermico del mondo, dove in oltre un secolo di storia si è sviluppato un know-how prezioso, utilissimo per una coltivazione sostenibile della risorsa geotermica anche al di fuori dei confini nazionali. Un merito che anche l’ambasciatore cileno in Italia non ha mancato di approfondire da vicino, visitando lo scorso anno le centrali di produzione e il soffione dimostrativo di Larderello.