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GGA, Geotermia, Italia: Dall’Alleanza Globale per la Geotermia ecco la Dichiarazione di Firenze

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«Ci impegniamo a promuovere uno sviluppo sostenibile delle rinnovabili, tra cui la geotermia», dichiara il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

La produzione di energia geotermica inizia in Toscana, con il primo impianto al mondo inaugurato a Larderello nel 1913, e dalla Toscana riparte il futuro di questa energia rinnovabile nel mondo con la Dichiarazione di Firenze: un documento prodotto al termine della prima conferenza di alto livello dell’Alleanza Globale per la Geotermia (Global Geothermal Alliance), apertasi a Palazzo Vecchio l’11 settembre e proseguita con una visita agli impianti di Larderello il giorno seguente; dichiarazione nella quale i governi firmatari si impegnano a perseguire «l’ambizione collettiva volta a realizzare il potenziale geotermico», come dichiarano dall’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA).

Forte della partecipazione di 42 Paesi – Italia compresa – e 29 partner istituzionali, la Global Geothermal Alliance mira ad ampliare del 500% la capacità installata a livello globale per la produzione di elettricità da geotermia, e del +200% quella volta alla produzione di energia termica, entrambi target da tagliare entro il 2030 come annunciato durante la Conferenza sul clima di Parigi nel 2015.

«Il riscaldamento globale può trasformare il nostro mondo in peggio, ma ha anche portato a occasioni di collaborazione e unione senza precedenti – ha sottolineato a Palazzo Vecchio Adnan Z. Amin, direttore generale di IRENA – È in atto una trasformazione verso l’energia pulita grazie alla quale possiamo trasformare le minacce in opportunità e crescita».

C’è molto da fare però, dato che a livello globale «appena lo 0,6% della potenza rinnovabile installata è geotermica, come l’1% degli investimenti nell’energia pulita». E l’Italia, visto il know how secolare accumulato in fatto di coltivazione geotermica, è chiamata in questo scenario a recitare un ruolo di primo piano.

«Oggi gli impatti dei cambiamenti climatici sono visibili a tutti – ha spiegato il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – L’Italia ritiene l’Accordo di Parigi irreversibile e irrevocabile, e ci impegniamo a promuovere uno sviluppo sostenibile delle rinnovabili, tra cui la geotermia, per uno sviluppo sostenibile del pianeta». Un’ambizione che non può che partire dalla Toscana: è infatti nella nostra Regione che sono presenti gli unici impianti geotermoelettrici nel territorio nazionale, in grado di soddisfare ben il 30% della domanda di energia elettrica regionale a fronte del 2% raggiunto su scala nazionale.

Eppure il Ministero dello Sviluppo Economico stima in 500 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio il potenziale geotermico al quale l’Italia può ancora accedere. «Quella geotermica è una fonte di energia con caratteristiche che la rendono unica – ha aggiunto la viceministra per lo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova – a partire dalla sua rinnovabilità e stabilità, una disponibilità costante per l’approvvigionamento energetico che non si trova nelle altre fonti pulite. Si tratta di vantaggi strategici che rendono la geotermia indispensabile per raggiungere gli obiettivi climatici fissati dall’Accordo di Parigi, nel mondo e nel nostro Paese in particolare: la scuola geotermica toscana e nazionale può dare un contributo importante per sbloccare il potenziale geotermico nel mondo».

Con un contributo non solo ambientale ma anche occupazionale molto importante, a partire dal contesto italiano: «Un recente studio del MISE – conclude Bellanova – mostra come nel settore vi siano 9 occupati permanenti per ogni MW installato, quasi il doppio rispetto alle altre fonti rinnovabili».