La parte meridionale della nostra provincia, compresa tra le pianure costiere e la periferia occidentale dell’area geotermica di Larderello è interessata da una significativa anomalia termica, alimentata dal calore residuo immagazzinato a bassa profondità e dal flusso di calore in risalita da un mantello che raggiunge la profondità di 20-25 km. Quindi perché non approfondire gli aspetti normativi ed applicativi delle fasi di ricerca e promuovere lo sfruttamento diretto dei fluidi a bassa termalità per usi agricoli,turistici e di teleriscaldamento?
«E’ QUESTA la scommessa della scienza nel tentativo di trovare nuove risorse che i convegnisti illustreranno in questo interessante convegno moderato da Mauro Chessa della Fondazione geologi toscani e preceduto dai saluti di rito del sindaco Fabio Tinti, dell’assessore provinciale Paolo Pacini, del vicepresidente dell’ordine nazionale dei geologi Vittorio D’Oriano e del professor Luigi Carmignani. La parola passerà quindi ai relatori con Marco Nannucci della Regione che tratterà della «Nuova normativa sulle risorse termali della Toscana», del ricercatore Cnr Andrea Dini e del professor Orlando Vaselli dell’Università di Firenze. Nel pomeriggio, alle 14,30, sarà la volta di Enrico Giuastaldi del Centro di geotecnologie dell’Università di Siena, per chiudere con il concittadino Piero Romagnoli, esperto in geologia economica.