La prima Summer School italiana di alta formazione in Geotermia ha tenuto la sua cerimonia d’apertura lunedì 26 giugno, e non poteva che essere in quella Toscana dove ancora oggi vive il più antico complesso geotermico del mondo, capace di produrre nell’ultimo anno 5.871 GWh da energia rinnovabile, record per la geotermia del nostro territorio.
È infatti l’Università di Pisa a realizzare la Summer School, che fino al 14 luglio terrà tre settimane di formazione intensiva rivolta a 15 allievi selezionati che provengono da ben sette paesi dell’Africa sub-sahariana – Comore, Gibuti, Etiopia, Kenia, Malawi, Tanzania e Uganda, tutti riuniti presso il dipartimento di Scienze della Terra e guidati dal professore Alessandro Sbrana, responsabile della Scuola.
Vera eccellenza nel settore, la Summer School è finanziata dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, dalla Agenzia Italiana Cooperazione Sviluppo e dalla stessa Università di Pisa. Un promettente avvio che conferma come il know how geotermico accumulatosi nei decenni in Toscana stia riscuotendo un crescente appeal accademico: anche nelle ultime settimane altre università di calibro internazionale – La Sapienza di Roma e le Università di Ginevra e Losanna – hanno inviato loro studenti in Toscana per apprezzare passato, presente e futuro degli impieghi geotermici.
