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Geotermia, Ambiente, Cile: In Cile lo sviluppo della geotermia tutela (anche) la biodiversità

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Presso la centrale geotermica di Cerro Pabellón un programma di recupero e monitoraggio della fauna e della flora locali

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

In tutto il mondo lo scorso 22 maggio si è celebrata, sotto l’egida dell’Onu, la Giornata mondiale della biodiversità, dedicata quest’anno ad approfondire il legame con il “turismo sostenibile”: un contesto nel quale lo sviluppo della risorsa geotermica si inserisce agevolmente, sia in Italia che all’estero.

Come ricorda ad esempio il gruppo Enel, che in Toscana gestisce il complesso geotermico più antico al mondo, in «Cile è stato strutturato un programma di recupero e monitoraggio della fauna e della flora presso la centrale geotermica di Cerro Pabellón».

La prima centrale, quella cilena, ad essere realizzata oltre i 4.500 metri sopra il livello del mare – nel deserto di Atacama – e la prima ad essere costruita in tutto il Sudamerica. Un successo che parte proprio dal know how in materia geotermica accumulato in oltre un secolo in Toscana, e che ha permesso al gruppo Enel di esportare anche oltre i confini nazionali delle conoscenze preziose sia per produrre energia rinnovabile, sia per tutelare la biodiversità, con benefici che si estendono all’industria del turismo sostenibile come è in grado di mostrare proprio l’esperienza toscana.

Val la pena ricordare, infatti, che nell’ultimo anno sono stati oltre 60mila i turisti che si sono recati in visita nei luoghi della geotermia toscana, tra le province di Pisa, Siena e Grosseto.