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In Australia si punta sulla geotermia anziché sul nucleare

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Il governo federale ha deciso una deduzione immediata dell’imposta per l’esplorazione delle fonti di energia geotermica da luglio 2012.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Il vento di Fukushima ha avuto effetto anche in Australia. Il terremoto e lo tsunami che hanno danneggiato i reattori della centrale nucleare giapponese e il successivo crescente allarme di contaminazione radioattiva hanno avuto ricadute sulla politica australiana. Il governo laburista, sostenuto da Verdi e indipendenti, del paese- che è tra i principali possessori del pianeta di uranio, la fonte primaria per il funzionamento dei reattori atomici -sembra intercettare le crescenti preoccupazioni dell’opinione pubblica per i pericoli dell’energia nucleare e sembra voler mettere all’angolo la posizione filonuclearista della destra liberale.

Il Primo Ministro australiano Julia Gillard ha infatti detto, durante un’intervista al network televisivo Abc, che «L’Australia non ha bisogno dell’energia nucleare».

«La posizione dei laburisti è molto chiara- ha proseguito Julia Gillard- non pensiamo che abbiamo bisogno dell’energia nucleare, non cercheremo di sviluppare un’industria nucleare nel Paese. L’Australia ha molte fonti di energia alternative, quali le risorse solari, eolica, geotermica e non ha bisogno anche dell’energia nucleare».

E per rendere ancora più consistente questa posizione il governo federale ha deciso una deduzione immediata dell’imposta per l’esplorazione delle fonti di energia geotermica da luglio 2012. Una decisione che potrà rappresentare una svolta importante per dare ulteriore slancio all’utilizzo del calore del sottosuolo.

L’annuncio stavolta è venuto da parte del Ministro per le Risorse e l’Energia Martin Ferguson, sottolineando l’importanza che viene così data all’energia geotermica dal momento che riceverà lo stesso trattamento delle fonti tradizionali di energia.

«La modifica della legge fiscale è una vittoria per l’industria geotermica in Australia» ha detto il ministro Ferguson che ha spiegato che questa deduzione d’imposta prevista dalla legge «consentirà di eliminare gli ostacoli agli investimenti in energia geotermica e di migliorare l’impatto economico relativo alle esplorazioni».

Il Ministro australiano ha poi sottolineato che «l’importanza potenziale della geotermia nel futuro mix energetico dell’Australia è significativo: le stime fatte suggeriscono che se fossimo in grado di estrarre solo l’1% di energia geotermica in Australia, sarebbe equivalente a 26 mila volte il consumo totale australiano annuo di energia».

Sempre Ferguson ha poi informato del fatto che il governo ha dato il suo sostegno anche per garantire un flusso più congruo di finanziamenti per l’agenzia federale Geoscience Australia che svolge attività di ricerca nel settore.

«Attraverso queste misure – ha detto il Ministro- il governo sta aiutando l’industria geotermica a concretizzare il proprio potenziale sostenendo in pari tempo anche l’esplorazione di minerali in Australia e le risorse petrolifere».

Il Governo australiano attualmente fornisce il supporto per lo sviluppo dell’energia geotermica attraverso il Centro australiano per le energie rinnovabili e si è impegnata a stanziare una somma superiore ai 145 milioni di euro in finanziamenti diretti per accelerare lo sviluppo tecnologico del settore geotermico e la diffusione in Australia.

Il Governo federale australiano si è anche è impegnato a stanziare oltre 145 milioni di euro per finanziarne lo sviluppo tecnologico nel settore geotermico.