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Banca Cr Rirenze: monitor dei distretti della Toscana

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I distretti tradizionali toscani hanno confermato il livello di esportazioni raggiunto nel 2015 attestando il ruolo primario delle specializzazioni regionali nell’economia locale

Fonte: Intesa Sanpaolo

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La Toscana si attesta come terza regione a livello nazionale in termini di export distrettuale e registra nel 2016 un risultato di sostanziale stabilità, in linea con il dato nazionale (0,0%). Le specializzazioni distrettuali rivestono un ruolo significativo all’interno della regione e riescono a generare un avanzo commerciale che si è andato rafforzando nel corso degli anni sino a rappresentare circa il 75% dell’avanzo commerciale del manifatturiero toscano, con un valore di oltre 10 miliardi nel 2016. L’apporto principale è legato al sistema moda, che in termini di beni di consumo e intermedi realizza un avanzo di oltre 7 miliardi; tutti i settori distrettuali generano comunque esportazioni superiori alle importazioni, ad indicazione della capacità delle filiere di creare valore aggiunto nel territorio.

Nell’analisi del Monitor dei Distretti della Toscana realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze le diverse specializzazioni distrettuali presentano andamenti eterogenei, denotando all’interno della regione una sorta di ripartizione tra distretti in crescita (6 distretti che rappresentano il 60% delle esportazioni) e distretti in calo. I distretti toscani con miglior performance forniscono un contributo importante alle eccellenze distrettuali nazionali: in base alla classifica contenuta nel nono Rapporto “Economia e Finanza dei Distretti Industriali” di Intesa Sanpaolo, che analizza e ordina i distretti per performance di crescita e reddituale, 8 distretti toscani si posizionano ai primi 60 posti in Italia su un totale di 149 distretti monitorati. (continua)