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Clima, Agricoltura, Toscana: I cambiamenti climatici colpiscono l’agricoltura toscana

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A marzo temperatura a +2,5 °C dalla media mentre le precipitazioni sono dimezzate, -54%

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

La primavera è ormai ufficialmente arrivata, ma le condizioni meteo registrate in Toscana nelle ultime settimane scaldano soprattutto le preoccupazioni degli agricoltori locali, alle prese con una rigida ondata di maltempo.

«Il gelo – spiega Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana – ha colpito l’agricoltura proprio mentre tutta la vegetazione era in pieno risveglio a causa delle anomale temperature primaverili sopra la media. Le gelate hanno interessato le zone più basse ed esposte, danneggiando soprattutto le piante più piccole. La brina è scesa sugli ortaggi a pieno campo non protetti da serre, come ad esempio lattughe, ma anche fagiolini e pomodori appena trapiantati, facendo danni soprattutto sulla costa pisana e livornese fino alla Maremma».

Dal monitoraggio condotto da Coldiretti Toscana emerge infatti una situazione di difficoltà a macchia di leopardo lungo la regione, ma ovunque preoccupa l’abbassamento delle temperature, crollate in alcune aree anche sotto lo zero, ha provocato gelate estese nei campi coltivati con pesanti danni a vigneti, frutteti e ortaggi.

«In Maremma – dettaglia Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana non piove da mesi e la situazione è di una gravità assoluta. Siamo preoccupati dai continui capovolgimenti del tempo, con i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura. Abbiamo altresì inviato una nota all’assessore Marco Remaschi – conclude De Concilio – al fine di attivare anche le procedure per la segnalazione dei danni che, al di là delle prescrizioni normative, risulteranno necessarie per la valutazione dei danni, della relativa tipologia e degli areali interessati. Successivamente si ragionerà sugli interventi realizzabili anche in via straordinaria per ridare fiato alle aziende in difficoltà».

A marzo la temperatura è stata di ben 2,5 gradi superiore alla media del periodo di riferimento mentre le precipitazioni sono praticamente dimezzate (-54%) ma la pioggia, che è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità, per essere utile deve cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, aggravano i danni.

La scarsità di precipitazioni risale all’inverno appena trascorso e caratterizza tutti i primi mesi del 2017. Tanto che il Consiglio regionale della Regione Toscana ha approvato una mozione – presentata dai consiglieri del gruppo Pd Marras, Gazzetti, Scaramelli, Anselmi e Capirossi – che impegna la Giunta regionale “a supportare con ogni iniziativa utile il territorio della Maremma e gli operatori del settore agricolo” e, in particolare, “ad attivarsi con il Governo per la concessione dello stato di calamità” naturale e l’adozione dei conseguenti provvedimenti, mentre l’assessore Marco Remaschi ha convocato un tavolo di confronto con i rappresentanti di categoria per il prossimo 3 maggio. «Abbiamo apprezzato il sollecito riscontro dell’Assessore all’Agricoltura Marco Remaschi – conclude Marcelli».