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Toscana: Diritto allo studio, Rossi e Barni: “Università ancora importante ascensore sociale. Difendiamo lo sforzo di Governo e Regioni”

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L’agenzia delle entrate contesta l’Iva detratta dall’azienda per il diritto allo studio universitario, quella che la stessa agenzia ha regolarmente rimborsato negli ultimi dieci anni. E presenta un conto, solo per il 2011, di oltre nove milioni, di cui la metà sono sanzioni e interessi.

Fonte: Toscana-Notizie

Autore: Walter Fortini

L’accertamento risale all’anno scorso ed ancora si aspetta una risposta da Roma: l’azienda ha presentato le sue controdeduzioni. La vicenda è stata però evocata oggi dal presidente della Toscana Enrico Rossi e dalla vice presidente Monica Barni, in un intervento sull’Huffington Post  a difesa del diritto allo studio. Il punto di partenza – l’accertamento dell’agenzia delle entrate – è tecnico: di fatto si contesta al Diritto allo studio toscano (ma anche al Friuli Venezia Giulia e presto ad altre Regioni) di aver applicato un regime proprio di enti commerciali, in particolare per la mensa degli studenti,  con la possibilità di stornare l’Iva pagata da quella riscossa e, nel caso di differenza negativa, chiedere un rimborso. Cosa che per oltre dieci anni l’agenzia delle entrate ha regolarmente autorizzato.
Ma il tema è più ampio. (continua)