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Italiani alla ricerca della bolletta leggera

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In Lombardia la termoregolazione e la contabilizzazione del calore è diventata obbligatoria. Entro il 2014 tutti i caloriferi dovranno avere valvole per regolare o chiudere l’afflusso di acqua calda con relativo conteggio dei consumi effettuati, appartamento per appartamento, pur mantenendo un’unica caldaia.

Fonte: Casa24

Autore: Enrico Bronzo

Il risparmio energetico e il rispetto per l’ambiente si stanno imponendo sempre più nell’agenda dei politici e nella sensibilità delle persone.

Nel corso del 2010 un impiantista su due (52%) ha installato tecnologie per il riscaldamento e per la climatizzazione ad alta efficienza che impiegano ecoenergie: o sistemi che utilizzano energie rinnovabili (solare termico, geotermia, biomasse) o impianti ad alta efficienza energetica (pompe di calore, caldaie a condensazione). Per il 12% degli stessi questa particolare tipologia di intervento ha rappresentato una quota compresa tra il 21% e il 40% del totale effettuato nell’anno. I dispositivi richiesti più spesso sono quelli legati al solare termico (76%), seguiti dalle caldaie a condensazione (67%) e dalle pompe di calore (55%). Questi i principali dati emersi dall’indagine commissionata da Termoidraulica clima ecoenergie, il salone dell’impiantistica termoidraulica organizzata da Senaf che si svolgerà dal 30 marzo al 2 aprile 2011 presso la Fiera di Padova, su un campione nazionale di 150 installatori idrotermosanitari.

Il 2011 sarà un anno all’insegna del risparmio energetico: secondo i partecipanti all’indagine la richiesta di prodotti idrotermosanitari che impiegano energie alternative, o che consentono di abbassare i consumi, salirà del 43 per cento. A spingere la domanda degli italiani, più dell’attenzione verso l’ambiente e il risparmio energetico (28%), è l’interesse per i minori costi in bolletta connessi all’utilizzo di queste tecnologie (70%).

Inoltre, a fronte di un buon potenziale di crescita, sempre secondo l’indagine, a ostacolare l’ulteriore diffusione di queste tecnologie è il fattore prezzo, con il 73% degli installatori che indica questo aspetto come la prima obiezione posta dai clienti. Per il 29% dei tecnici intervistati, invece, il problema è la scarsa informazione.

La ricerca evidenzia inoltre lo stato di endemica irregolarità degli italiani rispetto alle norme relative agli impianti: chiamati per gli interventi di riparazione degli impianti sono solo un terzo degli installatori (32%) riscontra nella maggior parte dei casi (tra l’81% e il 100%) degli impianti a norma.