Il principale strumento di finanziamento delle politiche agricole regionali, approvato nel maggio 2015 per coprire un periodo di sette anni (2014-2020), ha avuto un avvio rapidissimo, tanto che in un anno e mezzo sono stati stanziati i due terzi dell’intera dotazione finanziaria.
Soprattutto su alcune misure (da quelle sull’agricoltura biologica a quelle che riguardano l’inserimento dei giovani in agricoltura) si è registrato da subito un interesse elevatissimo, a testimonianza della spinta all’innovazione nel comparto toscano.
Dei 962 milioni di euro l’Ue contribuisce per il 43,12%, la restante parte è cofinanziata dalla Regione e dallo Stato.
Il principio di base del Psr è quello di mettere non solo l’agricoltore, ma gli anche altri soggetti del mondo rurale, al centro delle azioni del Programma. Le azioni hanno l’obiettivo di permettere alle aziende di migliorare la…(continua)