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CoSviG impegnata a promuovere l’energia geotermica e l’azienda la Poderina Toscana della Comunità del cibo a ritirare il premio BioEnergy

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Nei giorni in cui si festeggiano i 150 anni dell’unità d’Italia, CoSviG sarà impegnata a promuovere l’energia che utilizza il calore della terra che, proprio in Toscana, prima esperienza al mondo, è stata avviata ai primi del 900. E la Poderina Toscana, azienda della Comunità del Cibo riceverà il premio Bionergy 2011

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Quando si dice geotermia si pensa a Larderello, dove l’utilizzo della risorsa geotermica come mezzo per generare elettricità ha la sua genesi nei primi anni del ‘900 e che per circa mezzo secolo, più precisamente fino al 1955 , ha visto l’Italia come unico paese al mondo ad utilizzare questa fonte per produrre energia elettrica, creando un vero e proprio sistema di produzione industriale intorno alla risorsa.

Oggi la geotermia è una risorsa in costante crescita non solo per la produzione di energia elettrica ma sempre più anche come fonte diretta di calore.

Di geotermia e dei suoi molteplici usi si parlerà in questo fine settimana grazie agli interventi che CoSviG e Citt faranno in due distinte iniziative.

Venerdì 18 marzo sarà Loredana Torsello del Citt (Centro Internazionale Trasferimento Tecnologico)a parlare dei sistemi geotermici a BioEnergy Italy, la fiera dedicata alle biomasse e alle altri fonti rinnovabili in corso a Cremona dal 18 al 20 marzo.

Obiettivo di Bioenergy è quello di creare cultura sui temi relativi all’energia da fonti rinnovabili e realizzare un momento d’incontro tra le aziende produttrici di tecnologia e quelle agricole, per facilitare i rapporti commerciali tra i diversi livelli della filiera, fornire un aggiornamento sulla normativa che regola la produzione di energia e spiegare operativamente come fare per accedere alla produzione di energia rinnovabile.

Il workshop che sarà tenuto da Loredana Torsello sarà un momento di approfondimento per gli attori del mondo agricolo riguardo ai possibili utilizzi della risorsa geotermica nelle loro aziende, cercando di mettere in risalto i vantaggi e le possibili criticità nella pratica.

Un appuntamento realizzato da Chimica Verde- Bionet, un’associazione senza fini di lucro che ha lo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca e l’applicazione industriale e commerciale di materie prime di origine vegetale, secondo criteri di eco sostenibilità e, più in generale, di promuovere attività innovative legate alle energie rinnovabili in campo agricolo.

«Particolarmente interessante- ci ha detto Beppe Croce, di Chimica Verde- l’attività svolta da Cosvig e Citt per utilizzare la risorsa geotermica e le energie rinnovabili in genere per promuovere una filiera agricola e dei prodotti derivati nell’ambito del progetto Gusto pulito».

Un progetto, frutto di un’intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità e Co.Svi.G che sarà al centro di un’altra iniziativa che vedrà questa volta il direttore di CoSviG, Sergio Chiacchella, impegnato sabato 19 marzo a San Miniato, presso l’Istituto tecnico Carlo Cattaneo.

Due saranno le classi dell’Istituto coinvolte nell’iniziativa cui parteciperanno anche Raffaella Grana, Presidente Slow Food Toscana e Silvestro Greco, responsabile nazionale  Slow Food per l’ambiente.

L’incontro servirà agli studenti dell’istituto Cattaneo per approfondire tematiche relative alle energie rinnovabili, all’ambiente, al progetto Gusto pulito. L’incontro rappresenterà anche un momento di preparazione alla visita all’area geotermica della Toscana, che CosViG e Slow Food hanno proposto di organizzare.

La visita potrà, infatti, essere una valida occasione per far conoscere agli studenti come funzionano gli impianti geotermici e per illustrare l’attività delle aziende che utilizzano le fonti rinnovabili – in particolare proprio la geotermia- a supporto delle proprie produzioni agricole. Un’occasione anche per assaggiare gli ottimi risultati che queste aziende riescono ad ottenere.

La meta finale della giornata nelle aree geotermiche si concluderà, infatti, con un pranzo realizzato con i prodotti provenienti dalle aziende agricole che partecipano al progetto Gusto Pulito e che hanno dato vita alla prima Comunità del Cibo ad Energia Rinnovabile, individuando soluzioni appropriate per la produzione agro-alimentare con sistemi innovativi per il risparmio energetico e per la salvaguardia dell’ambiente. 

Le aziende che partecipano a questo progetto ne raccolgono adesso anche i frutti con riconoscimenti di livello nazionale.

Proprio alla fiera di Cremona, una di queste aziende, "La Poderina Toscana" di Montegiovi, nel comune di Casteldelpiano è stata, infatti, insignita del premio nazionale Bioenergy 2011, organizzato da Cremona fiere, Legambiente, Anci, Chimica Verde e la fondazione DLG.

Il premio a la Poderina Toscana è stato dato perché l’azienda che produce olio extravergine d’oliva di qualità (Igp Toscano) recupera il nocciolino di sansa, residuo della spremitura  delle olive  ottenuto attraverso un’apparecchiatura che separa la sansa (polpa di oliva) dal nocciolo, per produrre energia termica.

Oltre a produrre il calore necessario per l’attività dell’azienda, si riesce così a trasformare un problema di smaltimento (e talvolta d’ inquinamento delle acque) in una risorsa.

Il nocciolino di sansa viene, infatti, usato come combustibile in una caldaia a biomasse che sviluppa circa 100 mila calorie ed ha la funzione di riscaldare l’acqua di lavaggio, l’acqua di lavorazione e per lo stoccaggio dell’olio ed, infine, il fluido utilizzato per il riscaldamento della cantina. La caldaia fornisce inoltre l’energia termica utilizzata per il riscaldamento del ristorante "L’Olivastra" attiguo al frantoio. L’azienda ha anche installato un impianto fotovoltaico di 20 kw  che va a soddisfare la richiesta energetica del frantoio nei momenti in cui è a pieno regime.