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Lavoro, Amiata: Floramiata, assemblea tra sindacati e lavoratori

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Questa mattina c’è stata un’assemblea tra sindacati e lavoratori sull’accordo con la nuova proprietà. Riassunti (da subito) 76 lavoratori

Fonte: QuiNewsAmiata.it

Autore: QuiNewsAmiata.it

Nella mattinata di oggi, lunedì 20, le organizzazioni sindacali hanno svolto l’assemblea con i lavoratori dell’azienda, e illustrato l’ipotesi di accordo raggiunta con la nuova proprietà.

“Nell’assemblea, tra i lavoratori, – spiegano in un comunicato FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL – è prevalsa la speranza di ridare un futuro all’azienda, al territorio e a ciascuno di loro, anche con il timore di non essere reimpiegati tutti, ma riconoscendo che questa è certamente una possibilità per risollevare le sorti dell’Amiata”.

Nell’accordo sottoscritto verranno riassunti da subito 76 tempi indeterminati, 1 tempo determinato e 4 operai a tempo determinato; alla scadenza del 31 agosto ulteriori 4 operai a tempo determinato; altri 11 operai a tempo determinato entro il 31 dicembre 2017.

“L’impegno certo è quindi su 96 persone – chiariscono i Sindacati – a fronte dei 129 attualmente in forza all’azienda, nella consapevolezza del sacrificio di alcuni che non troveranno collocazione immediata. Abbiamo ottenuto che il diritto di precedenza per le assunzioni sia mantenuto fino al 31.12.2018, e che entro tale data le parti possano decidere di prorogarlo ancora. All’interno dell’accordo sono poi definite le condizioni contrattuali per coloro che saranno riassunti dall’azienda”.

“La fiducia che ci sentiamo di esprimere oggi – aggiungono FLAI CGIL, FAI CISL e UILA UIL – è che i contenuti del piano e gli impegni presi da Amiata Flor siano mantenuti, perché attraverso investimenti importanti e una nuova gestione si può far ripartire questa azienda. Ciò, guardando il piano presentato, dovrebbe portare anche ad anticipare la necessità di ulteriore manodopera”.

“Oggi è una giornata importante, – concludono le sigle – e oltre ad aver cercato di svolgere il nostro ruolo nel modo migliore, ci auspichiamo di aver contribuito a ricostruire la speranza nel futuro anche per tutti quei lavoratori che in quell’azienda non ci sono più, ma che restano una risorsa importante per tutto il territorio”.