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Tutto come previsto, il decreto sulle rinnovabili miete le sue prime “vittime”: l’Easy green

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L’assessore regionale al lavoro e alle attività produttive Gianfranco Simoncini che ha convocato per questa mattina un incontro a cui hanno partecipato l’assessore provinciale Elisa Simoni, l’assessore del comune di Scandicci Andrea Giorgi, Leonardo Bassilichi e Mario Tesserini, imprenditori della nuova cordata, Paolo Rafanelli, presidente di Fidi Toscana e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle Rsu

Fonte: greenreport.it

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Il decreto sulle energie rinnovabili del governo porta immediate conseguenze negative anche in Toscana: è stato bloccato il progetto industriale di Easy Green la società che avrebbe dovuto rilevare la Isi (Italia Solare Industrie) di Scandicci. A darne notizia è l’assessore regionale al lavoro e alle attività produttive Gianfranco Simoncini che ha convocato per questa mattina un incontro a cui hanno partecipato l’assessore provinciale Elisa Simoni, l’assessore del comune di Scandicci Andrea Giorgi, Leonardo Bassilichi e Mario Tesserini, imprenditori della nuova cordata, Paolo Rafanelli, presidente di Fidi Toscana e i rappresentanti delle organizzazioni  sindacali e delle Rsu. «Sono stato informato ieri sera – ha introdotto Simoncini – da parte di Easy Green che dovrebbe rilevare la  Isi di Scandicci, delle difficoltà della nuova azienda nel proseguire il progetto industriale ipotizzato. Alla luce di tale fatto, che mi ha lasciato sbigottito, mi sono sentito in dovere di  convocare l’incontro per avere ulteriori chiarimenti da parte della cordata e decidere che percorso portare avanti anche a livello nazionale, visto che la vertenza si è aperta con un tavolo ministeriale e che i problemi fondamentali derivano dalle decisioni governative sugli incentivi alle rinnovabili e in particolare al fotovoltaico che stanno creando problemi a questo settore in tutto il paese ed anche in Toscana». La conferma è venuta poi dagli stessi rappresentanti di Easy Green che hanno sottolineato come le gravi novità nel quadro normativo nazionale per gli incentivi alle energie rinnovabili e in particolare al fotovoltaico, determinino condizioni tali da non rendere possibile la prosecuzione del progetto industriale, così come a suo tempo ipotizzato. In particolare è stato evidenziato da parte di Bassilichi che sono state sospese tre commesse che la nuova società aveva ottenuto. «Per proseguire il nostro impegno per il rilancio delle attività nel sito di Scandicci- hanno aggiunto gli imprenditori- è necessario rivedere il piano industriale, e che ciò potrebbe avvenire una volta definiti i nuovi incentivi nazionali sulle rinnovabili. In tal senso riconfermiamo la nostra volontà di dar corso ad un’operazione che possa dare un futuro occupazionale ai lavoratori della Isi». Fortissima preoccupazione per il blocco del processo di passaggio tra Isi e Easy Green è stata espressa dalle organizzazioni sindacali che hanno richiamato le istituzioni a svolgere fino in fondo un ruolo di garanzia per la ricollocazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Isi, sottolineando la forte tensione sociale e i pesanti disagi che i lavoratori da tempo in cassa integrazione stanno vivendo. L’assessore Simoncini con un compito arduo, ha provato a mettere una parola operativa di conforto in questa annosa vicenda che è ormai come la "tela di Penelope": «la Regione, insieme a provincia e comune di Scandicci ribadisce l’impegno per arrivare a una soluzione positiva della vicenda, mettendo in campo tutti gli strumenti di tutela dei  lavoratori, e ha già convocato per domani un incontro con l’Amministratore unico di Isi, Massimo Fojanesi, per garantire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, e comprendere le volontà della società. Oggi stesso partirà anche una lettera con la richiesta di un incontro urgente al Governo per una verifica degli impegni a suo tempo assunti al tavolo congiunto con il ministero dello Sviluppo economico e del lavoro, e per avere informazioni precise e certezze sulle posizioni nazionali sugli incentivi alle energie rinnovabili» ha concluso Simoncini.