Il Ministero dell’Ambiente –con la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze– ha recentemente pubblicato il primo Catalogo dei sussidi ambientalmente favorevoli e dei sussidi ambientalmente dannosi, come previsto dalla legge su Green Economy e risorse naturali (ex-Collegato Ambientale, Art.68, L.221/2015).
Nel Catalogo si offre dunque una panoramica sulla presenza dei SAD (Sussidi Ambientali Dannosi) e quella dei SAF (Sussidi Ambientali Favorevoli) elaborati nella normativa nazionale, suddivisi per i diversi settori: dall’agricoltura all’energia, dai trasporti all’Iva, considerando sia gli sgravi fiscali sia i sussidi diretti.
Quelli che riguardano lo sviluppo dell’energia geotermica sul territorio rientrano tutti tra i SAF-Sussidi Ambientali Favorevoli ed in particolare vengono elencati:
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il Credito di imposta sulle reti di teleriscaldamento alimentato con biomassa ed energia geotermica, in quanto «le biomasse e la geotermia sono fonti di energia rinnovabile, con emissioni di CO2 a bilancio nullo» e poiché in ogni caso «la produzione di calore mediante impianti centralizzati, possibilmente di cogenerazione di elettricità e calore, e la distribuzione del calore con rete di teleriscaldamento permette di minimizzare le emissioni nocive in atmosfera generalmente associate alla combustione delle biomasse e allo sfruttamento dell’energia geotermica»;
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il D.M. 23 giugno 2016 “Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico” che «aggiorna i meccanismi d’incentivazione degli impianti a fonti rinnovabili, diversi dal fotovoltaico», compresa la geotermia;
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la Promozione di interventi di efficienza energetica e di produzione di energia da FER termiche (Cogenerazione e CAR) attraverso il meccanismo dei CB o TEE e con il nuovo Conto Termico 2.0., in cui ancora una volta figura la fonte geotermica.