E’ questo in sintesi il contenuto del piano da 30 milioni di euro varato dalla giunta regionale e presentato questa mattina a Livorno dal presidente della Regione Enrico Rossi e dall’assessore all’istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco.
Il piano si inserisce nell’insieme delle azioni messe in atto dalla Regione per il contrasto alla disoccupazione ed alla povertà si concentra soprattutto nelle più colpite dalla crisi dove ancora più difficile è trovare opportunità di ingresso o di rientro nel mondo del lavoro.
Le risorse, 30 milioni, sono state reperite utilizzando i residui di un altro strumento che la Regione ha utilizzato su questi versanti e cioè gli interventi di cassa integrazione in deroga, che si sono conclusi a fine 2016.
Il "piano integrato per l’occupazione" è rivolto a disoccupati e non occupati che si trovino senza strumenti di sostegno al reddito, anche a livello familiare (verrà fissata a tal scopo una soglia Isee al di sotto della quale si potrà presentare domanda).
Ciascun richiedente, che abbia queste caratteristiche potrà usufruire direttamente di una indennità mensile di partecipazione collegata ad un percorso di politiche attive , ma potrà fare affidamento su altri due sostegni indiretti che potranno agevolare la sua ricerca di lavoro: un assegno per chi svolge attività di intermediazione e un incentivo economico per l’azienda che si rendesse disponibile ad assumerlo.
L’indennità di partecipazione, dell’importo di 500 euro al mese e della durata massima di 6 mesi, verrà erogata al richiedente dietro la sottoscrizione con il Centro per l’impiego di un Patto di Servizio: in pratica la concessione dell’indennità sarà condizionata all’impegno del lavoratore a partecipare a politiche attive (corsi di formazione o altro) che possano favorire il suo percorso di collocazione o ricollocazione.
Ma nel momento in cui chiede al lavoratore di darsi da fare per riqualificarsi, il nuovo strumento della Regione lo affiancherà anche stimolando le Agenzie per il lavoro ma anche i Centri per l’Impiego pubblici a favorire l’incontro tra offerta e domanda. L’assegno di ricollocazione servirà proprio a questo: il suo importo oscillerà tra i 1.000 e i 5.000 euro a seconda del tipo di assunzione (se a tempo determinato o indeterminato) sia della difficoltà di occupabilità (legata all’età, al titolo di studio, ad ulteriori svantaggi del lavoratore ).
Infine, terza misura a sostegno indiretto del lavoratore, l’incentivo occupazionale rivolto all’azienda disposta ad assumere: anche in questo caso si andrà da un minimo di 2.000 a un massimo di 8.000 euro a seconda della tipologia contrattuale.
Questo pacchetto di interventi per favorire in maniera concreta la ricerca di lavoro potranno rendersi disponibili, si stima, per circa cinquemila cittadini toscani.
Le risorse, ripartite tra le tre misure (14,5 milioni all’indennità di partecipazione, 8 milioni per l’assegno di assistenza alla ricollocazione, 7 milioni per gli incentivi all’assunzione) saranno riservate per il 70% a i lavoratori residenti nei comuni toscani delle aree di crisi, e per il 30% a quelli delle altre aree. La misura resterà attiva per 2 anni.