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Sicurezza Stradale, Toscana: Barriere sonore per fermare i cinghiali

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La Provincia chiede aiuto alla Regione per un progetto anti incidenti lungo la strada verso Volterra

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Pisa

Autore: A.Q.

Nel loro piccolo sono un grande segnale di civiltà. E l’Italia, come purtroppo spesso accade, non è ai primi posti della classifica. Il tema sono gli attraversamenti delle strade dedicati alla fauna che in Paesi come Francia, Canada e Olanda abbondano con riduzione degli incidenti stradali e salvaguardia degli animali. Sulla 439 dir, la strada che dall’incrocio della Bonifica conduce a Volterra si sperimenterà qualcosa di simile.

Ma se all’estero il sistema di progettare le strade prevede veri e propri ponti immersi nella natura per consentire agli animali di attraversare la strada in completa sicurezza, il sistema ideato per i sei chilometri pianeggianti della sp 439 dir prevede l’installazione di dissuasori sonori e visivi. In quel punto la fauna che si scontra spesso con le auto in transito, provocando danni seri, è fatta da cinghiali e caprioli che, si spera, vengano persuasi a non attraversare la carreggiata da questi dispositivi su cui la Provincia tenta di ottenere risultati importanti per poi passare a un progetto definitivo.

L’appalto ammonta a 26mila euro, ma è stato chiesto un finanziamento alla Regione attraverso un bando che prevede il contributo al massimo dell’80%. L’idea è di ottenere ventimila euro dalla Regione, mentre i restanti 6mila saranno impiegati dalla Provincia. I termini sono scaduti da pochi giorni. Entro la fine di febbraio è prevista la risposta di Firenze a questa richiesta e a marzo, in caso di esito positivo, si partirà con la messa in pratica di un progetto pilota che potrebbe diventare permanente in quel tratto ed essere “esportato” anche in altri luoghi critici del territorio in fatto di incidenti causati dagli animali.

«Abbiamo scelto quel tratto – spiega Cristiano Ristori, funzionario del settore viabilità della Provincia di Pisa – perché i numeri d’incidenti di questo genere sono frequenti, ma anche perché è relativamente trafficato. Per sperimentazioni come questa, infatti, servono strade in cui transitino meno di 5mila auto al giorno. La scelta dei dissuasori è la più semplice rispetto all’installazione di reti che comporterebbero spese più alte e pratiche burocratiche molto lunghe e dispendiose».