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Cultura, Amiata: Mostra e spettacolo a Roma: David Lazzaretti superstar

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Grande successo a Roma, il 16 febbraio, dell’inaugurazione della mostra “David Lazzaretti, il Messia del Monte Amiata”. E una vera standing ovation per “Il secondo figlio di Dio”, rappresentato da Simone Cristicchi la sera stessa dell’inaugurazione al teatro Vittoria, con repliche fino al 26 febbraio. Cimeli lazzarettisti nel Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, diretto da Leandro Ventura, che con la rigorosa organizzazione guidata da Giuliana Barilà e Marisa Iori ha aperto una mostra emozionante sui cimeli e sui documenti d’archivio sul Messia dell’Amiata, David Lazzaretti.

Fonte: Il Tirreno Online

Autore: Fiora Bonelli

È la prima volta che viene allestita una rassegna del genere, che ha visto la luce grazie all’interessamento del cantautore Simone Cristicchi che da alcuni anni sta studiando questo particolarissimo personaggio del Monte Amiata, diventato protagonista dei suoi spettacoli teatrali e di un romanzo scritto dallo stesso Cristicchi.

La mostra romana ospita oggetti di grande impatto emotivo. Gli abiti indossati dallo stesso profeta quando scese in processione da Monte Labro e fu ucciso da un proiettile sparato da un carabiniere (o bersagliere); gli zoccoli di legno intagliati e dipinti; il bastone, il cappello che mostra ancora il foro del proiettile, gli abiti indossati dai seguaci. E poi stendardi e dipinti, manoscritti e fotografie. Un susseguirsi di reperti che riportano indietro nel tempo, fino al 1878 e spalancano al visitatore un frammento di storia che fu epocale per l’Amiata e la legò alla storia nazionale.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Arcidosso, Jacopo Marini, l’apparato scientifico del museo, l’entourage di Cristicchi e Francesco Pitocco, uno dei più profondi conoscitori di Lazzaretti. A Roma anche una delegazione di amici dell’Amiata, una trentina, che portavano in petto il segno identificativo di David, le due C di cui una rovesciata con la croce nel mezzo. Gli stemmi sono stati fatti confezionare da Ugo Quattrini, amico di Cristicchi, che li ha dati a tutti i componenti del gruppo i quali poi, al termine dello spettacolo al teatro Vittoria, si sono alzati in piedi tenendo in alto lo stemma di David.

«L’idea degli stemmi- spiega Quattrini – mi è venuta pensando che nella processione dei davidiani del 1878 ognuno di loro aveva fissato sul petto stemmi simili a quello che poi ho fatto confezionare. Dopo lo spettacolo, mentre il pubblico tributava a Simone una vera standing ovation, noi abbiamo alzato in alto le mani che stringevano il segno di David».

Commosso lo stesso Cristicchi: «Sono orgoglioso – dice – di questo evento straordinario e sono felice che tantissima gente sia venuta all’inaugurazione della mostra, da Roma e da Arcidosso. . Credo sia stata una grande emozione per tutti vedere quegli oggetti, camminare fra i manichini con gli abiti colorati, osservare le cose appartenute a Lazzaretti. Una mostra di altissima qualità, che rende giustizia al grande David che, sono sicuro, da lassù ha sorriso».

Nella zona mostra anche i libri che l’Amiata ha prodotto negli ultimi anni sulla storia di Lazzaretti, tutti editi da Effigi di Mario Papalini, presente alla inaugurazione: «Un grande evento – dice Papalini – di grande spessore storico e antropologico, che il Comune di Arcidosso trasferirà, a maggio, al castello aldobrandesco». La mostra, infatti, dopo la chiusura a Roma, il 21 maggio traslocherà ad Arcidosso dove, durante l’estate, è quasi sicuro che verrà rappresentato anche lo spettacolo “Il secondo figlio di Dio. Vita morte e misteri di David Lazzaretti l’ultimo eretico”. Spettacolo che il 21 maggio, per la chiusura della mostra a Roma, Cristicchi rappresenterà nel salone d’onore del museo.