Nel quadro della legge di stabilità 2010, il ministero dell’Economia ha stanziato 46,5 milioni di euro, in tre anni, per lo svolgimento di sei i progetti di ricerca per l’innovazione e lo sviluppo nel Mezzogiorno.
I progetti, coordinati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e da (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile), riguardano l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, l’energia geotermia, la pesca sostenibile, il Made in Italy agroalimentare e la produzione di farmaci innovativi.
Le ricerche affiancheranno le azioni previste dal Quadro strategico nazionale 2007-2013, cui fanno riferimento i progetti PON e POR già attivi nelle quattro regioni dell’obiettiva convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia).
Il progetto che si riferisce all’efficienza energetica prende in considerazione la realizzazione di sistemi di accumulo innovativi, basati anche sull’utilizzo di celle a combustibile reversibili, e la costruzione di prototipi di veicoli elettrici a impatto zero. Sono anche previsti progetti di ricerca per i sistemi di trigenerazione avanzati, anche con integrazione di fonti rinnovabili. Una tecnologia per la produzione contemporanea di energia elettrica, termica e frigorifera.
Per quanto riguarda le energie rinnovabili si punta sul fotovoltaico di nuova generazione e sulla bio produzione d’idrogeno.
C’è poi un filone di ricerca sulla potenzialità di sfruttamento di fonti geotermiche non convenzionali per la produzione di energia elettrica.Tra cui la possibilità di estrarre energia termica dalle rocce calde secche e fratturate e da aree in prossimità di magma tipiche della Sicilia. Si tratta di un notevole potenziale energetico che sarà inserito in un atlante aggiornato sulla localizzazione delle risorse geotermiche. Per quanto concerne la gestione sostenibile delle risorse ittiche, le ricerche saranno focalizzate su nuove tecnologie di pesca redditizie ed ecocompatibili, oltre a un sistema integrato di osservazione dell’ambiente marino in tempo reale . Un progetto è volto alla conoscenza del patrimonio genetico di microorganismi che sono alla base dei prodotti italiani, al fine di migliorare la sostenibilità ambientale e la qualità della produzione agroalimentare. E anche alla messa a punto di una rete di diagnostica avanzata ed efficiente per la qualità, la tracciabilità e la sicurezza alimentare.
Infine, c’è un progetto che riguarda farmaci innovativi a base nuove molecole per la cura di tumori farmaco-resistenti, e integratori alimentari per la prevenzione di malattie.
