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Geotermia, Toscana, Castelfiorentino: Fonti rinnovabili, il giacimento è qui

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Progetto per sfruttare un tesoro. Il sindaco Falorni: «Non ci lasceremo sfuggire questa opportunità»

Fonte: La Nazione, Cronaca di Empoli – Pagina Castelfiorentino

Autore: Irene Puccioni

SCOPRIRE l’acqua calda a Castelfiorentino, oggi, non fa più rima con banalità. Perché quello che sembra esserci nel sottosuolo è un potenziale bacino di fonte rinnovabile da sfruttare. Il gruppo francese Kyotherm, che ha già presentato al Comune un progetto di un impianto di teleriscaldamento geotermico, ha dato inizio alla fase ‘operativa’. Sul bollettino ufficiale della Regione Toscana è stata infatti pubblicata la richiesta di permettere «la ricerca di risorse geotermiche». La multinazionale transalpina si è appoggiata alla società «Fonti Rinnovabili Castelfiorentino Srl» con sede a Milano, creata appositamente per questo scopo. Il permesso di ricerca consiste nell’andare a realizzare con piccole sonde fori nel sottosuolo alla ricerca di questa risorsa, che potrebbe tradursi in un taglio consistente sulle bollette di famiglie e imprese, senza escludere altri possibili impieghi. Si tratta, dunque, del primo passo per andare a verificare se vi sono davvero le basi per poter procedere con l’ambizioso progetto: il primo per la Toscana (molti esempi di successo sono già attivi nel Nord Italia e in Emilia Romagna). L’area del permesso di ricerca interessa quasi 30 chilometri quadrati, sconfinando anche nel comune di Gambassi Terme.
IL GIACIMENTO geotermico è collocato a 1700 metri di profondità dove dovrebbe trovarsi l’acqua con una temperatura stimata di 70 gradi centigradi. Se i dati di ricerca fossero confermati il passo successivo sarebbe quello di presentare il progetto dell’impianto che a sua volta necessiterà di ulteriori verifiche. Il Comune, in questa fase, sta a guardare: spetta infatti alla Regione «il compito di assegnare i permessi di ricerca e le concessioni per la coltivazione di giacimenti minerari di interesse nazionale e locale». L’amministrazione castellana entrerà in gioco quando si tratterà di concedere il suolo pubblico per la realizzazione dell’impianto. «Stiamo già preparando un regolamento ad hoc – fa sapere il sindaco Alessio Falorni – Quello che ci è stato presentato è un progetto invasivo, almeno nella sua prima parte: perforazioni, scavi nelle strade. Tutti i costi di realizzazione e ripristino dovranno essere coperti dall’impresa.
E POI, non permetteremo che l’investimento si traduca in contratti capestro per tutti quei cittadini che volessero usufruire della nuova fonte energetica». Falorni ha aperto le porte a Kyotherm e guarda con interesse al progetto: «Mi auguro che, una volta verificate tutte le condizioni della proposta, non ci lasceremo sfuggire questa opportunità».