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Abbadia San Salvatore. L’assemblea PD unanime sui “Nuovi modelli di geotermia”

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Disponibilità verso la sperimentazione/installazione nel territorio di centrali a bassa/media entalpia, dietro a garanzie certe come quelle sulla salute, l’ambiente e una opportunità imprenditoriale per le aziende.
Disappunto per la situazione attuale che sviluppa sull’Amiata 100 MW di potenza attraverso centrali ad alta entalpia

Fonte: AmiataNews.it

Autore: Marco Conti

All’indomani dell’Assemblea degli iscritti, tenutasi appunto ieri, 9 Gennaio alle 17,30, il Partito Democratico di Abbadia San Salvatore, ha diramato, nel tardo pomeriggio di oggi, una nota stampa relativa alle decisioni prese dagli iscritti intervenuti, su uno dei punti centrali dell’incontro, ovvero le determinazioni sui “Nuovi modelli di geotermia”, tematica da anni al centro della politica amiatina e dello stesso PD locale, che, nel tempo, non ha nascosto il proprio approccio critico al tipo di sfruttamento geotermico del territorio adottato.

Tale visione critica, viene evidenziata nel comunicato, con riferimento alla potenza installata sull’Amiata (100 MW), voluti dal piano energetico regionale e prodotta attraverso impianti con tecnologia ritenuta ormai obsoleta (centrali con tecnologia di tipo “Flash” ad alta entalpia), ritenendo la somma delle due (potenza e tecnologia), una vera e propria “pietra tombale”, essendo non in linea con le tecnologie ad oggi a disposizione. Nel documento la disponibilità dello stesso PD di Abbadia S. Salvatore ad accettare la sperimentazione/installazione di centrali con altre tecnologie (bassa/media entalpia, ciclo binario, assenza di emissioni),  dietro chiare e concrete garanzie come quelle sull’ambiente, sulla salute, sulla dismissione delle centrali inquinanti e della riconversione a sistemi attuali, oltre a una previsione certa relativa alle ricadute economiche sulla popolazione e le imprese, in uno scenario che veda unità di intenti col PD regionale, circa l’individuazione delle aree e la necessità di prevedere un osservatorio di controllo autonomo.

Riportiamo di seguito, il documento integrale

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L’attività geotermica per la produzione di energia elettrica, così come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, non solo non ci ha mai convinto, ma ci ha trovato e continua a trovarci sempre molto critici. Infatti è innegabile che non abbia determinato lo sviluppo economico che spesso veniva raccontato, mentre è diminuita la qualità ambientale del territorio.

Il piano energetico regionale vigente definisce con precisione la situazione attuale della geotermia nella nostra zona, in particolare evidenziando come si sia raggiunto “un punto di equilibrio tra lo sfruttamento della risorsa con le tecnologie oggi impiegate e la vocazione socio economica del territorio” fissando “la potenza installata intorno ai 100 MW”.

È opportuno rimarcare che tale “punto di equilibrio” è stato individuato e raggiunto senza il nostro consenso, sia come Partito comunale sia come amministrazioni espressione maggioritaria, negli anni, di questo partito e delle forze politiche che lo hanno costituito. Consideriamo perciò quel “punto” la pietra tombale di uno sfruttamento (quello c.d. flash) non più in linea coi tempi e con le tecnologie oggi disponibili.

Oggi vengono presentate nuove modalità (bassa e media entalpia, ciclo binario, assenza di emissioni) di utilizzo dell’energia geotermica, sulla carta più rispettose dell’ambiente e meno impattanti; poiché la nostra non è mai stata un’azione preconcetta, siamo disponibili ad accettare la sperimentazione/installazione nel nostro territorio di queste nuove tecniche, a condizione che siano valutati e rispettati i seguenti punti:

1. garanzie di sostenibilità ambientale e per la salute delle popolazioni;
2. distribuzione equilibrata nel territorio, evitando effetti “cumulo”;
3. avvio di una programmazione pluriennale di dismissioni delle vecchie centrali inquinanti e di riconversione all’interno del “punto di equilibrio”;
4. come prevede il Piano energetico regionale, gli eventuali nuovi progetti non devono finalizzarsi alla sola produzione di energia elettrica, ma deve essere previsto, per le aziende geotermiche, l’obbligo di realizzare/promuovere iniziative imprenditoriali che creino sviluppo e occupazione;
5. previsione certa di ricadute economiche dirette per i cittadini e per le amministrazioni comunali.

In questo quadro, valutiamo positivamente l’iniziativa, in itinere, del Gruppo consiliare PD della Regione Toscana volta a raggiungere un accordo unitario nella competente Commissione consiliare e in Consiglio regionale sui criteri di individuazione delle c.d. “aree idonee e non” e, a tal proposito, chiediamo che vi siano introdotti:
– la valutazione del rischio sismico e idrogeologico, con particolare riferimento alla tutela delle falde acquifere;
– la necessità di prevedere un osservatorio di controllo autonomo che preveda la partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni, sia nella fase di realizzazione che in quella di esercizio;
– l’impegno a promuovere in sede di Conferenza Stato-Regioni l’emanazione di linee guida nazionali per la valutazione degli impianti geotermici.

Si dà mandato all’Assemblea e all’Esecutivo comunali di comunicare alle rappresentanze istituzionali Pd le determinazioni contenute in questo documento

Assemblea degli Iscritti – Abbadia San Salvatore
9 gennaio 2017 – APPROVATO ALL’UNANIMITÀ