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Grosseto: Ecocondominio inaugurato

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Istituzioni e associazioni assenti alla cerimonia per il palazzo a impatto zero. Il costruttore: «È un modello esportabile per la ripresa dell’edilizia». «Sindaci, venite a vederlo»

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: Francesca Ferri

La colonnina di mercurio in discesa, in questi ultimi giorni dell’anno, mette per la prima volta alla prova un condominio “speciale”, nuovo di zecca, che si trova a Grosseto. È il condominio Convivere che, a differenza delle costruzioni tradizionali, non ha l’allacciamento al gas ma si riscalda – e si raffredda in estate – attraverso un sistema di sonde geotermiche che azzerano le emissioni inquinanti. Un condominio ecologico, insomma, classificato nella classe energetica A4, dotato di pannelli fotovoltaici, pareti fatte di mattoni-cappotto, prese di corrente per ricaricare le auto elettriche come già raccontato dal Tirreno che ne ha seguito i lavori di costruzione. Realizzato all’angolo tra viale Sonnino e via Mameli dalle società CbNext ed Ecogeo, il condominio è stato inaugurato ufficialmente nel mese di dicembre ma, come spiega con rammarico il costruttore, Giacomo Biserni (cotitolare della Cbnext con Massimo Corridori) l’inaugurazione è passata del tutto inosservata da parte di istituzioni, associazioni di categoria del settore edile e associazioni ambientaliste.

«Mi avrebbe fatto piacere mostrare ai rappresentanti del Comune come funziona questo nuovo concetto di edilizia a impatto zero – dice Biserni – non per avere una “sponsorizzazione”, non è questo che cerco, ma perché la procedura che abbiamo utilizzato può essere esportabile e, dato che lo stesso sindaco tempo fa ha detto che l’edilizia avrebbe bisogno di qualche svolta perché torni a essere trainante, la procedura da noi usata potrebbe essere la svolta che serve». Una volta ammortizzati i costi di costruzione della sonda geotermica, gli abitanti di questo condominio (dieci famiglie) non dovranno preoccuparsi di pagare il riscaldamento o l’acqua calda, riscaldata anche grazie all’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Al di là del bilancio familiare, va ricordato che l’Europa impone che gli edifici autosufficienti dal punto di vista energetico siano lo standard per gli edifici pubblici dal 2018 e per quelli privati dal 2020. «La mia – prosegue Biserni – è un’esperienza microscopica perché sono solo dieci appartamenti. Eppure, non appena ho spiegato ai futuri acquirenti come funzionava, li ho venduti tutti quanti. E nel mercato immobiliare che c’è oggi, che è praticamente fermo, è un segnale importante. Da novembre sto tentando di chiamare il sindaco, ma non è stato possibile nemmeno parlarci al telefono perché, come mi ha detto la segretaria, è sempre stato impegnato da ottobre». Ma non è mai troppo tardi. «Rinnovo l’invito al sindaco di Grosseto e ai sindaci di tutta la provincia – conclude Biserni – nonché alle associazioni di categoria e alle associazioni ambientaliste perché vengano per lo meno a vedere di cosa si tratta e come funziona. Basta pochissimo tempo ma i benefici che i cittadini e l’ambiente ne possono trarre sono enormi. Se ciascuno rimane barricato nelle proprie sedi non succede niente: se invece collaboriamo tutti quanti si possono fare dei passi in avanti».