Cresce il valore dell’export per le eccellenze alimentari made in Maremma. Lo confermano i numeri di un report condotto dall’Ufficio studi di Confartigianato Imprese.
Nel periodo compreso tra il primo e il terzo trimestre 2016, infatti, le esportazioni nel settore alimenti e bevande fanno registrare un valore pari a 112 milioni di euro in provincia di Grosseto: un dato segnalato in crescita del 6,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel dettaglio, le esportazioni di prodotti alimentari pesano per 101 milioni, mentre il valore delle bevande è pari a 10 milioni.
"Sono dati che non stupiscono – ha detto Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto – perché testimoniano da una parte l’assoluta eccellenza del comparto agroalimentare maremmano, in grado di farsi valere anche all’estero in quanto portatore di qualità e valori unici al mondo, e dall’altro confermano che la strategia anti-crisi di rivolgersi ai mercati stranieri paga sempre di più".
Tra i 288 prodotti agroalimentari di qualità italiani per tipologia di riconoscimento fra Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita), 31 provengono dalla Toscana e 14 dalla provincia di Grosseto (in testa alla classifica c’è Bologna con 22). Il comparto dell’artigianato alimentare comprende, in Maremma, 411 imprese registrate al terzo trimestre 2016, valore pressoché costante (-0,2%) rispetto all’anno precedente.
"Per tutti questo è un periodo dell’anno di superlavoro, – ha aggiunto Ciani – visto che a dicembre, con l’arrivo del Natale e delle festività, si stima una crescita della spesa per prodotti alimentari da parte delle famiglie pari al 24,8% in più della media degli altri 11 mesi, per un valore totale di 14,7 miliardi di euro, di cui il 38,2%, pari a 5,6 miliardi, per prodotti offerti anche da imprese artigiane. Anche nel 2016 il volume delle vendite al dettaglio di prodotti alimentari tiene: da due anni non diminuisce. Crescono anche gli occupati".