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Geotermia: Pubblicate le Linee Guida per l’utilizzazione della risorsa geotermica a media e alta entalpia.

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Sergio Chiacchella, Direttore Generale di CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche: “Dal MISE una risposta e un utile strumento a sevizio dei territori nei quali sono presenti risorse geotermiche idrotermali”

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Nelle scorse settimane sono state pubblicate dal MISE le “linee guida per l’utilizzazione della risorsa geotermica a media e alta entalpia”.
Le linee guida nascono a seguito di un impegno richiesto al Governo dalle Commissioni VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) e X (Attività Produttive, Commercio e Turismo) che con una risoluzione dell’aprile 2015 ne chiedevano la definizione allo scopo dello “sfruttamento in sicurezza della risorsa” considerata, in ogni caso, come “elemento importante della Greeen Economy e sostegno significativo per sviluppare politiche energetiche low carbon”.
Il lavoro è il risultato di un confronto del MISE (che ha coinvolto per le competenze specifiche anche il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare) con gli operatori del settore, il mondo della ricerca e i rappresentanti delle regioni maggiormente interessate dal fenomeno della geotermia. Di particolare significato la premessa del documento in cui si dice che:

“la possibilità di utilizzo dell’energia geotermica assume in questi tempi un interesse particolare, trattandosi di una risorsa naturale rinnovabile che consente, a seconda delle caratteristiche, non solo di ricavare calore per riscaldamento e molti altri usi diretti, ma anche di produrre energia elettrica. Ulteriori vantaggi possono inoltre essere ottenuti in caso di produzione geotermoelettrica associata all’uso diretto del calore in cascata. Tale interesse è oggi ulteriormente evidenziato dalle conclusioni concordemente raggiunte nella Conferenza Mondiale sui Cambiamenti Climatici tenutasi a Parigi nel 2015, nelle quali si raccomandava, a livello mondiale, tra l’altro, la massima possibile riduzione di utilizzo delle fonti fossili anche per la produzione di energia elettrica.”
In questo contesto l’obiettivo dichiarato è stato quello di cercare una sintesi equilibrata delle esigenze operative e delle imprescindibili necessità di tutela assoluta della salute e dell’ambiente. Nel documento sono state quindi affrontate le principali problematiche dell’intera vita di un progetto geotermico, valutando gli elementi di possibile criticità e fornendo gli strumenti per l’utilizzo in sicurezza della risorsa geotermica a media e alta entalpia da serbatoi idrotermali. Il campo di applicazione è relativo sia alle attività geotermoelettriche ordinarie (di competenza delle regioni) che agli impianti pilota geotermici sperimentali, la cui competenza è demandata per legge allo Stato.
L’auspicio è che le linee guida possano mettere un punto fermo e offrire un contributo concreto e autorevole al  dibattito in cui, a fronte del generale riconoscimento del ruolo strategico della geotermia nel panorama delle politiche energetiche nazionale e locale, da alcuni vengono messe in discussione le caratteristiche positive della risorsa e l’opportunità stessa di utilizzazione e realizzazione di nuovi impianti.
Anche nel panorama  delle singole regioni che stanno approntando norme specifiche per la coltivazione della risorsa,  lo strumento appena pubblicato può costituire un importante punto di riferimento. L’impegno profuso dal Ministero e, nello specifico, da coloro che hanno lavorato alla definizione delle “linee guida” avrà raggiunto l’obiettivo se permetterà di spostare il livello del confronto non sulla presunta pericolosità dell’uso della risorsa, ma sulle condizioni per le quali la geotermia sia non solo compatibile con la programmazione dei territori nei diversi settori economici, ma possa diventare un motore di sviluppo sostenibile degli stessi. Questo non significa che la geotermia debba essere utilizzata sempre e dappertutto ma più semplicemente che esistono le condizioni per usarla in sicurezza e che il percorso decisionale debba essere condiviso con i territori    in funzione delle specifiche caratteristiche energetiche disponibili, delle possibili opportunità offerte e avendo sgomberato il campo dai potenziali rischi.

Sergio Chiacchella
Direttore Generale CoSviG